Risponde stizzito l’on. Nello Dipasquale all’appello rivolto dal sindaco Piccitto ai deputati iblei in favore della Legge su Ibla. L’ex sindaco di Ragusa coglie l’occasione, così, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Dipasquale considera l’uscita del sindaco Cinque Stelle quanto meno irriverente se non addirittura offensiva, visto che lo stesso si considera, e non a torto, colui “che ha sempre difeso a spada tratta il rifinanziamento” della legge. Proprio non gli va giù questa invasione di campo; non accetta né esortazioni né consigli da chi “guida un’Amministrazione – si legge nel comunicato stampa – che ha usato illegittimamente, e me ne assumo tutta la responsabilità di quel che dico, parte dei fondi della legge su Ibla senza che ancora fosse approvato il piano di spesa. Piccitto è la stessa persona che ha fatto cadere il principio della riserva, restituendo i 500 mila euro che erano stati destinati al recupero dei nostri centri storici dopo una non facile battaglia all’Ars agli inizi di quest’anno”.
La considera poco più che una furberia e piuttosto che invitare i deputati iblei a fare ciò che già stanno facendo, Piccitto, secondo Dipasquale, dovrebbe coinvolgere il suo Partito, con i suoi 16 deputati, affinché si ponga finalmente rimedio ai disastri creati in questi mesi a Ragusa, come in Regione. “Dopo – conclude Dipasquale – aver seriamente creato dei pericolosi precedenti, Piccitto adesso chiede aiuto alla deputazione iblea. Perché non ha chiesto alla deputazione iblea cosa ne pensasse del taglio che stava concordando con il suo capogruppo Cancellieri, deputato di un’altra provincia? Oggi sono fortemente preoccupato per le azioni amministrative di cui si è reso politicamente responsabile questo sindaco, azioni che mettono a rischio il rifinanziamento della legge speciale. Piuttosto che lanciare appelli a chi ha già dimostrato di lavorare per la legge su Ibla, andando fino a Palermo a protestare quando era sindaco e ottenendo da deputato un milione in più rispetto al passato”, coinvolga i suoi colleghi di partito per far si che questo rifinanziamento non trovi intoppi in aula.