Chiaramonte Gulfi. “Le sorti di Chiaramonte non cambieranno con la nomina di un nuovo assessore”. Parola di Giuseppe Nicastro, ex sindaco di Chiaramonte, oggi consigliere comunale per la lista “Salvatore Nicosia”. La cacciata dell’ormai ex assessore Luciana Scollo da parte del sindaco di Chiaramonte, Vito Fornaro, ha suscitato un vespaio di polemiche. Anche fra i gruppi di opposizione, infatti, non sono mancati commenti o prese di posizione in merito a questa vicenda. Domani sera, in ogni caso, durante il consiglio comunale che è stato convocato il sindaco potrebbe fornire ulteriori chiarimenti visto che all’ordine del giorno è prevista una sua relazione proprio su questo argomento. Nicastro, sembra avere un’opinione piuttosto netta e chiara: il cambio dell’assessore è irrilevante.
Consigliere Nicastro, ve lo aspettavate?
<<Se la politica ha una logica, pensavo che i tempi per la cacciata della Scollo fossero ormai passati. La defezione del Megafono, a cui la Scollo ha sempre fatto riferimento, è avvenuta più di un anno e mezzo fa. E’ una sorpresa che dimostra come non si agisca razionalmente>>.
Secondo lei, che cosa c’è dietro?
<<Non vedo niente. Si è privi di progettualità. E’ probabile che al mattino si siano svegliati e abbiano deciso di revocarle le deleghe. Era logico, appunto, che si facesse quando il Megafono è passato all’opposizione, non avendo la Scollo abbandonato il partito>>.
C’è un preciso progetto politico?
<<Assolutamente no>>.
Il sindaco ha chiesto a qualcuno dell’opposizione di prendere il posto di assessore?
<< Non sono certo, ma penso che dei tentativi, per quello che mi risulta, siano stati fatti, ma a vuoto. Nelle opposizioni c’è la convinzione che gli attuali amministratori siano inadatti a svolgere un ruolo così importante>>.
Chi è secondo lei il possibile sostituto?
<<Non mi pongo il problema. I problemi dei chiaramontani non si risolveranno con la nomina del nuovo assessore. le sorti del paese non cambieranno>>.
In conclusione, secondo lei che prospettive ci sono per il Chiaramonte?
<<Gli attuali amministratori si giustificano sempre con il taglio dei fondi destinati agli enti locali. Durante l’ultimo consiglio comunale ho detto che non possono cullarsi sempre con questo argomento. Hanno aumentato l’IMU sulla seconda casa e l’addizionale IRPEF, incassando 550 mila euro di nuove tasse, più 90 mila euro di stipendi di tre dipendenti andati in pensione e non sostituiti. I tagli sono stati compensati da queste nuove entrate. All’approvazione del bilancio, l’opposizione ha dimostrato grande responsabilità. Su un bilancio complessivo di circa 8 o 9 milioni di euro, abbiamo spostato 27 mila euro per impinguare i capitoli per la pubblica illuminazione e la manutenzione stradale. Pur avendo la maggioranza in consiglio, abbiamo deciso di far loro approvare il bilancio e invece di ringraziarci hanno fatto invettive perché ci siamo permessi di toccare il fondo di riserva>>.
Da più parti si sostiene un avvicinamento tra forze politiche che da tempo erano contrapposte. Quanto c’è di vero?
<< Non ci sono accordi con nessuno. In consiglio comunale è maturata la comune convinzione che questa amministrazione sia scarsa, inetta e inefficiente. Noi lo sapevamo dall’inizio, altri consiglieri se ne sono resi conto strada facendo. Io penso che terminata questa esperienza negativa per la città, le strade di chi ha intenzione di continuare a fare politica, continueranno ad essere separate>>.
Cosa si augura per il futuro?
<<Che gli attuali amministratori si affrettassero a togliere il disturbo>>.