I Carabinieri di Ragusa hanno identificato e denunciato una persona ritenuta responsabile della coltivazione delle dieci piante di cannabis indica, che erano state trovate due mesi or sono sopra la diga di Santa Rosalia.
I carabinieri avevano trovato dieci grossi vasi di plastica contenenti altrettante piantine di canapa indiana della varietà “moby dick”, una tipologia di marijuana molto potente arrivando a superare il 20% di principio attivo.
Il coltivatore, denunciato alla procura della Repubblica di Ragusa, è un trentaduenne modicano, C.R., di professione giardiniere. E forse proprio questa sua passione, questa sua propensione al “pollice verde” che lo avrà aiutato nel far nascere e crescere con tanto amore i germogli di cannabis.
Il trentaduenne ha lasciato troppe tracce. S’era infatti recato sul posto con la propria autovettura e la propria convivente. I pochi abitanti del piccolo borgo lo avevano visto armeggiare con quelle piante in un cortiletto. Ai militari non è servito molto tempo per identificare l’uomo. Sentiti i residenti ed acquisite le foto dei due “agricoltori”, sono subito risaliti all’auto e alla sua identità.
Così il modicano, che dopo il sequestro delle piante era pure ritornato sul luogo del misfatto, è stato perfettamente identificato e, sebbene abbia mangiato la foglia e abbandonato ogni intento produttivo di erbe proibite, dovrà ora rispondere del grave delitto di coltivazione di stupefacenti previsto dal testo unico delle sostanze stupefacenti.
L’attività di contrasto alla droga rimane una priorità per i carabinieri di Ragusa che s’impegnano quotidianamente alla ricerca di stupefacenti da sequestrare e confiscare, sotto ogni forma (anche di piante) e qualsiasi sia il tipo, nella convinzione che non esistano droghe di serie A e di serie B, pesanti e leggere, ma che tutte siano lesive della psiche e del fisico di chi le assume.