Un dato certo è che la popolazione non ha ancora assimilato, o meglio non ha realizzato, l’abolizione delle province.
Nonostante la struttura amministrativa sovracomunale boccheggi da tempo, affidata alle mani dei Commissari, meri esecutori delle volontà palermitane, e crocettiane in particolare, nemmeno l’avvenuta approvazione delle riforme ha suscitato particolare fermento sul territorio. Si preannunciano tempi lunghi per l’attuazione del nuovo ordinamento amministrativo, soprattutto in ordine al riordino delle competenze che costituirà il successivo terreno di battaglia fra le varie componenti politiche.
Al momento dovrebbe persistere l’attuale suddivisione territoriale, con esclusione, naturalmente delle tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Resta la possibilità di formazione di nuovi consorzi, subordinata alle condizioni previste dal nuovo ordinamento.
Già i Sindaci dei Comuni di Ragusa, Acate, Chiaramonte Gulfi, Giarratana Ispica, Monterosso Almo, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria si sono riuniti, presso la Sala Giunta del Comune di Ragusa, prendendo in esame l’argomento riguardante l’istituzione del Consorzio tra comuni.
E’ emersa la volontà di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla riforma, in una ottica condivisa di sviluppo del territorio e di crescita economico-sociale che possa costituire volano di rilancio di tutta l’area iblea. In tal senso è stato sottoscritto un documento in cui si esprime ‘’l’auspicio di mantenere l’attuale consistenza dei comuni dell’ex Provincia all’interno del Libero Consorzio, con l’eventuale inserimento di altre realtà territoriali limitrofe che volessero identificarsi con l’area iblea”.
Erano assenti solo i rappresentanti dei Comuni di Comiso e di Modica: mentre non è stato comunicato il motivo dell’assenza da parte del primo cittadino della cittadina casmenea, la defezione di Modica ha confermato e dato un seguito alle intenzioni, più volte espresse, del sindaco Abate, che si vuole muovere per la costituzione di un nuovo libero consorzio che riunisca i paesi dell’area di sud-est, sotto la guida, come comune capofila, di Modica.
Al momento, quello di un libero consorzio del Val di Noto sembra solo un sogno vagheggiato dall’Amministrazione e dal sindaco Abate in particolare, che avrebbe parlato di contatti con i Sindaci di Ispica, Scicli e Pozzallo, i quali, invece, hanno sottoscritto il documento di cui si accennava.
Nota a tutti la mai sopita voglia di supremazia amministrativa di Modica, innegabile la voglia dei nostalgici che vorrebbero Modica ‘’caput mundi’’ come ai tempi della Contea, ma occorre constatare come, per alcuni, sarebbe opportuno che la scelta non fosse solo affidata all’amministratore pro tempore ma scaturisse da un plebiscitario movimento di opinione che, fino a questo momento, non si è manifestato.
In ogni caso, balza subito alla mente, la posizione, ancora non espressa, dei comuni del Siracusano, in merito al progetto, considerando anche che Noto avrebbe, forse, maggiori requisiti per poter ambire al ruolo di capofila.
Una nuova riunione della Conferenza dei Sindaci è stata convocata, presso l’aula consiliare del Comune di Ragusa, per giovedì 3 aprile, alle ore 16. E’ stata invitata a partecipare la Consulta dei Presidenti dei Consigli Comunali.