Ampia e qualificata partecipazione alla seduta ‘aperta’ del civico consesso, iniziativa perseguita dal Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono che ha trovato la condivisione dei capigruppo consiliari nonché dell’Amministrazione, Sindaco Piccitto in testa, convocata per un dibattito allargato sulla istituzione dei Liberi Consorzi che andranno a sostituire le Province Regionali.
I lavori sono stati introdotti con una esaustiva riflessione del Presidente Iacono che ha tratteggiato l’ iter della riforma, evidenziandone le criticità che lo hanno portato, già da tempo, ad attenzionare la legge e, soprattutto, quelle che saranno le norme di attuazione, ancora tutte da inventare.
Su questo Iacono ha insistito, su una legge priva di contenuto sostanziale, che non definisce le funzioni da attribuire ai Liberi Consorzi, una legge nata per razionalizzare l’erogazione di servizi ai cittadini, in un contesto di riduzione di costi all’insegna di una politica del cambiamento.
Ma, al momento, ha sottolineato il Presidente del Consiglio Comunale, si tratta solo di una sorta di cornice senza quadro, venuta fuori nonostante le ripetute sollecitazioni alla Presidenza della Regione e all’Assessore agli Enti Locali Valenti, a cui il Presidente, nella qualità di responsabile della Consulta dei Presidenti di Consiglio comunale, ha rivolto diverse istanze per un coinvolgimento attivo dei rappresentanti del territorio per una riforma organica e condivisa, appelli, purtroppo, inascoltati. Questo il Presidente lo ha voluto precisare, anticipando i rilievi di quanti hanno ritenuto tardiva una iniziativa sia pur lodevolissima.
Dicevamo di una partecipazione qualificata, erano presenti l’on.le Cappello, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, il parlamentare regionale on.le avv. Giorgio Assenza di Forza Italia, l’on.le Vanessa Ferreri del M5S, il Senatore Giovanni Mauro e l’on.le Franco Antoci, entrambi già presidenti della Provincia Regionale, il senatore Gianni Battaglia, presente anche come Presidente del Consorzio Universitario, l’on.le Iano Gurrieri, e l’avv. Angela Barone, già consigliere provinciale ed esponente del II Circolo PD di Ragusa, oltre a rappresentanti di partiti e movimenti politici e alla totalità dei consiglieri comunali.
Mancavano i rappresentanti della deputazione nazionale, Minardo e Padua, più sentita e segnalata negativamente la mancata partecipazione dei deputati regionali che hanno sostenuto l’approvazione della legge ‘’sotto esame’’ come esponenti dei partiti che fanno parte del governo Crocetta.
Isolato l’intervento del capogruppo del M5S, on.le Cappello, che ha difeso la legge che elimina le province e istituisce i liberi consorzi, mostrando fiducia nella stesura delle norme di attuazione che ritiene saranno foriere di cambiamento e buona gestione della cosa pubblica.
Di segno opposto tutti gli altri interventi che hanno sottolineato, sotto aspetti diversi, le criticità di una riforma ancora tutta da definire, dai contorni dubbi e dagli esiti ancora più incerti.
Diffusa la voglia di ripetere questo tipo di incontri per sollecitare una più ampia condivisione delle misure che si andranno a intraprendere per una definitiva funzionalità dei Liberi Consorzi.
I contenuti dei singoli interventi saranno passati in rassegna in altra parte del giornale, qui ci preme portare in primo piano alcune delle considerazioni che più ci hanno colpito:
l’on.le Cappello ha, giustamente, fatto notare come tante siano le contestazioni della legge, purtuttavia nessuno, fino ad ora, si è strappato le vesti né anche solo qualche giurista ha gridato allo scandalo per eventuali forme di incostituzionalità.
Abbiamo poi potuto notare, così come avviene in Consiglio a Ragusa, dove i grillini parlano delle misure dell’Amministrazione come di iniziative proprie dei 5 Stelle e non del sindaco o degli assessori, che l’on.le Cappello parlava come di una legge frutto dell’iniziativa dei pentastellati, mentre sappiamo come la stessa sia parte fondante del programma di Crocetta, solamente ‘sposata’ dai grillini in sede di approvazione.
Il Senatore Mauro, con grande garbo istituzionale, ma anche con il tono deciso che gli deriva dalla indiscutibile esperienza politica, ha fortemente criticato gli accordi sottoscritti dal Sindaco Piccitto con Catania per il Distretto del sud-est, paventando l’atteggiamento e il comportamento tipico dei catanesi nei confronti del nostro territorio, che saranno entrambi pervasi di ingiustificata smania di superiorità e da una gestione quasi padronale delle ottemperanze legate all’accordo, tutto per la forza che Piccitto ha dato al Sindaco di Catania con un atto, a dir poco, avventato.
Da ultimo, ha strappato un sorriso a molti dei presenti la considerazione di Maurizio Tumino che, nel riportare alla mente i richiami inoltrati all’amministrazione locale, più volte accusata di ‘brancolare nel buio’, si è detto confortato e rinfrancato nel constatare come nell’amministrazione regionale si stia addirittura peggio per i tanti punti da interpretare e da immaginare in ordine alle norme di attuazione della legge in esame.