Fino a qualche tempo fa non ci stupivamo che all’interno di un nucleo familiare convivessero generazioni con abitudini tecnologiche diverse: telefoni cellulari e Internet da una parte, televisori, cruciverba dall’altra. Stando alle ultime statistiche la vecchia figura dell’anziano che sedeva vicino al camino per raccontare storie e sciorinare ricordi è stata sostituita da quella del nonno che naviga in Internet magari insieme ai nipoti. Oggi assistiamo alla radicale riduzione della ‘lontananza tecnologica’ tra queste due fasce generazionali.
Siamo abituati a sentir dire che l’Italia è un paese in cui la popolazione sta invecchiando e non c’è da stupirsi allora se la percentuale dei ‘silver surfer’, ovvero gli over 65 che conoscono e usano il web, è in continuo aumento. Dato positivo che apre nuovi scenari, non solo di dialogo con le nuove generazioni ma che favorisce l’autonomia e la socializzazione tra gli anziani stessi.
Secondo gli ultimi dati Istat il numero degli over 65 capaci di usare Internet nel 2009 era pari al 37,3% della popolazione cosiddetta anziana, e negli ultimi 4 anni si è avuto un ulteriore aumento di tale numero pari al 81%.
Ma cosa cercano gli anziani su Internet?
Oltre al consueto uso della posta elettronica, sono molto interessati all’uso dei social network, come Facebook, grazie ai quali riescono a tenersi in contatto con le persone care e a ritrovare o perché no incontrare amici. Ecco che il web diviene antidoto alla solitudine e nello stesso tempo aiuta a mantenersi indipendenti, grazie a siti e portali che ospitano servizi per i cittadini e nei quali reperire informazioni in merito ai più svariati ambiti.
Ma come sempre è bene essere prudenti, infatti nella rete è possibile incappare in truffe e raggiri e mentre un occhio attento riconosce al volo una bufala un anziano, meno avvezzo all’uso del web e che ignora i pericoli che vi si annidano, rischia di cadere nelle maglie del bluff. Ma una volta aiutato l’anziano nell’uso consapevole di questo strumento, i risvolti positivi saranno di gran lunga superiori ai disagi, primo fra tutti il fatto che l’uso del pc sembra sia un toccasana per la mente. Secondo una ricerca della University of Western Australia, pubblicata sulla rivista scientifica ‘Plus one’, il rischio di declino cognitivo sarebbe ridotto del 40% negli anziani che usano il computer e la new tecnology.