Essere un genio non è alla portata di tutti i comuni mortali, ma non è vero che un genio debba per forza essere una persona noiosa, priva di quei diffettucci che ci rendono così particolari … unici.
Mettiamo il caso del grande scienziato Albert Einstein che ha elaborato la nota teoria della relatività e scopriamo insieme alcune curiosità della sua vita privata.
Quando era piccolo, cioè “little Albert”, era un bambino svogliato e parlava molto lentamente. Quanti dei nostri compagni di scuola erano pigri?
Anche il suo arrivo all’Università non fu proprio una passeggiata: al primo tentativo non riuscì a superare il test d’ingresso e dovette riprovare l’anno successivo.
Vale la pena di ricordare che anche il grande compositore Giuseppe Verdi non fu ammesso al Conservatorio perchè “privo di condizioni”.
Einstein era famoso per la sua pessima memoria: infatti, non riusciva a memorizzare nomi, date e numeri di telefono.
Forse per questo motivo le sue scoperte furono frutto di esperimenti visivi che realizzava nella sua testa e non di ricerche eseguite in laboratorio.
Anche lui – come tanti comuni mortali – si sposò e divorziò subendo le conseguenze di tipo economico che si riscontrano abitualmente.
Infatti, i soldi del Premio Nobel li consegnò alla ex moglie come accordo di divorzio.
Il nome di Albert Einstein ci fa subito pensare alla teoria della relatività. In realtà lui non vinse il Premio per questa teoria, bensì per l’effetto fotoelettrico.
Ma anche gli scienziati hanno un cuore, un cuore che batte intensamente quando è stimolato dal sesso opposto. E fu così che nel 1902 nacque la figlia illegittima del grande genio.
Un altro momento interessante della sua vita fu quando gli fu offerta la Presidenza dello Stato di Israele, che Einstein molto garbatamente rifiutò.
Il cervello di Einstein è stato da sempre oggetto di curiosità nel mondo scientifico quasi a voler scoprire al suo interno i segreti del suo funzionamento.
Addirittua quando Einstein morì, il patologo che effettuò l’autopsia rubò il suo cervello e lo conservò in un vasetto per ben 20 anni.
C’è un curioso ultimno particolare che accomuna Einstein a Darwin, ad Allan Poe e a Saddam Hussein: tutti e quattro si sposarono con le loro cugine di primo grado.
Fonte: www.cervelliamo.blogspot.it