Nemmeno una chiave inglese che si sarebbe intrufolata di nascosto nel piatto della refezione scolastica era riuscita a smuovere gli animi delle opposizioni del Consiglio Comunale di Ragusa. La notizia, diffusa attraverso un comunicato dal consigliere Elisabetta Marino, diventata anche notizia di interesse nazionale tramite l’Ansa, non aveva suscitato soverchie illusioni: dato per scontato che non siamo in Inghilterra o in Germania e che quindi l’Assessore al ramo non si sarebbe dimesso nemmeno in sogno, nessuno aveva sollecitato decisioni in tal senso, ancorché il percorso poteva essere facilitato dalla presenza dello stesso nome fra gli assessori della Giunta Piccitto candidati alla defenestrazione, nei mesi scorsi.
Ma, come si suol dire, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Esplode il caso dei cantieri di servizio della Regione, sarebbero stati approvati 57 progetti di vari comuni della Sicilia, fra cui Giarratana, ma dei cantieri della città di Ragusa, quelli per cui l’Assessore ai Servizi Sociali aveva, più volte, in pubblico Consiglio e agli indigenti direttamente, garantito che i ritardi erano da addebitare esclusivamente alla Regione, nessuna notizia.
Di colpo il diluvio di comunicati in cui si acclara che, a Palermo, aspettano ancora i progetti del Comune di Ragusa, hanno in mano solo una formale richiesta a cui non è stato dato seguito.
Quindi, come più volte sottolineato platealmente, e ora ribadito dai consiglieri Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro, ci sono membri dell’amministrazione Piccitto che mentono: questa volta tocca all’Assessore Brafa essere accusato, senza mezzi termini, di menzogna.
I consiglieri riferiscono, direttamente, dei contatti avuti con gli uffici di Palermo: Angelo La Porta parla di un ‘’giallo’’ incredibile, con cui sono state prese in giro decine di persone indigenti. Da una verifica informale effettuata presso gli uffici competenti della Regione, La Porta avrebbe appreso che non è pervenuta alcuna documentazione conclusiva che consenta ai cantieri di servizio di acquisire efficacia e quindi alla Regione di erogare finanziamenti per centinaia di migliaia di euro che riguardano proprio l’ente di Palazzo dell’Aquila.
Logica conseguenza della cattiva amministrazione, per il consigliere di Territorio, che la Giunta Piccitto abbandoni il campo.
Costernati e incavolati si dicono Mario D’Asta e Giorgio Massari perché l’amministrazione, da dieci mesi, millanta credito. Sui cantieri di servizio occorreva maggiore attenzione e non la consueta improvvisazione che caratterizza questa amministrazione e danneggia numerosi nuclei familiari di indigenti in cerca di tranquillità familiare. La convocazione urgente di una Giunta, peraltro rimaneggiata per l’assenza del Sindaco e degli assessori Martorana e Dimartino, testimonierebbe che solo ora si cerca di porre riparo alle inefficienze degli uffici e all’incapacità nel gestire l’ordinaria amministrazione.
Nel giudicare inutile addossare responsabilità a Crocetta o al governo regionale, c’è una critica indiretta alle giustificazioni fasulle dell’Assessore Brafa che, più volte, ha addossato al Presidente della Regione i ritardi.
Per Elisabetta Marino si è giocato con i bisogni e la disperazione della povera gente, ritardando incomprensibilmente l’invio della necessaria documentazione, procurando un danno, non indifferente, derivante dalla riduzione dei cantieri da tredici a dieci. Una situazione paradossale che fa pensare alla Marino che ci possa essere dell’altro da aggiungere all’incapacità e all’imperizia.
Immediate dimissioni della Giunta Piccitto sono richieste da Sonia Migliore che giudica inetti i componenti della stessa, capaci solo di speculare, di scherzare e di sbeffeggiare gli indigenti nella totale incapacità di concludere qualcosa di utile per la città. Dieci mesi di favole raccontate da Brafa che ha osato anche prendere in giro il Presidente della Regione, dipingendolo come la causa dei ritardi di cui è stato, invece, il colpevole. “E’ una vergogna assistere a questo spettacolo indecente di una combriccola che sta mettendo a repentaglio il benessere sociale di una città’’ le conclusioni di Sonia Migliore.
Per nulla impressionato dalle critiche e dalle richieste di dimissioni, Brafa ostenta sicurezza nel comunicato in cui ribatte alle accuse:
‘’Assurdo, vergognoso, e soprattutto ridicolo, attaccare l’amministrazione comunale sul delicato tema dei servizi sociali, senza riscontri documentali. I tempi – secondo Brafa – sono stati rispettati. Il 14 aprile scorso è stata approvata la graduatoria definitiva dei soggetti idonei ad essere utilizzati nei cantieri di servizio.
Si aspetta che la Regione emani il decreto assessoriale con il dettaglio delle voci di spesa per ogni cantiere, decreto che ad oggi non è stato ancora emanato da parte del competente assessorato, cosa che, avendo dato mandato al dirigente, considerata l’urgenza di completare l’iter procedurale, di predisporre gli atti necessari per completare le schede esecutive dei cantieri utilizzando i parametri di costo suggeriti dai funzionari regionali nelle more dell’emanazione del decreto, provoca la riduzione dei cantieri da 13 a 10, in dipendenza dello stanziamento ed dei parametri utilizzati.
Per Brafa, citare la graduatoria pubblicata dalla Regione, (che, peraltro, ha citato anche il consigliere Agosta del M5S, durante i lavori del Consiglio ndr.) significa disconoscere non solo la realtà, ma perfino le più elementari necessità tecniche che compongono un normale iter amministrativo.
Altri comuni sono in attesa della definizione dell’iter amministrativo della Regione, non è rimasta solo Ragusa indietro, la Giunta non è stata convocata d’urgenza per questi fatti, le dietrologie, i fantasmi e le facilonerie – continua Brafa – appartengono a ben altri contesti, di chi è convinto che con la bacchetta magica, o con un comunicato stampa, si possa acquisire visibilità o, peggio, risolvere situazioni ben più complesse.
Questo il diario di una giornata infuocata, alimentata dalle carte di mille comunicati che hanno costituito ottimo combustibile. Ottima per togliere anche la residua riposante serenità di una serata in famiglia al Sindaco, stanco dopo una giornata a Palermo, per fatti di rifiuti
Ligio alle indicazioni dell’editore, mi asterrò dal fare commenti e dirò solo di fatti incontestabili.
Esagerati i consiglieri nel gridare alla tragedia, esagerati nel cercare di coinvolgere tutta una giunta, esagerati nel pensare che ci possa essere chi gioca sulla disperazione altrui. I motivi ci sono per criticare la maggioranza, ma vanno attentamente valutati e vanno proposti depurati dall’enfasi giornalistica da addetto stampa e dal sogno di vedere dimissionario Piccitto, ancora dopo dieci mesi incubo degli sconfitti del 2013.
Per l’Assessore Brafa la necessità di dotarsi di un buon addetto alla comunicazione, necessità, del resto, rilevata, in altre occasioni, per altri componenti la Giunta e per lo stesso Sindaco.
Nessuna incapacità, nessuna imperizia, nessuna inettitudine, solo leggerezza nel soccombere alla cronica lentezza degli uffici, quelli suoi, del nostro Comune, colpevole solo di tante bugie per aver detto, più volte, che tutto era a posto e che i ritardi erano solo della Regione: perché, allora, oggi di dà incarico al Dirigente di predisporre gli atti necessari, se si attende ancora dalla regione quello che si attendeva 10 giorni orsono?
Forse hanno ragione i consiglieri Maurizio Tumino e Peppe Lo Destro, che parlano sempre di bugie e di menzogne degli amministratori, oggi, forse, silenti, perché tanto sanno come vanno le cose nella Giunta.