Gridano tutti al rinnovamento, ma non si intravedono segnali di cambiamento. Non è un’opinione né una valutazione che nasce da considerazioni opinabili, ma solo analisi dei fatti.
Tutti parlano di un modo nuovo di fare politica, sono convinti che la gente è stanca dei metodi e dei personaggi che ci hanno portato all’attuale situazione di degrado sociale, economico e politico, ma tutto si riduce alla ricerca spasmodica dell’interesse personale che, quando non è strettamente economico rimane di attaccamento strenuo al potere e alle cariche. Il bene comune, tanto decantato, può andare a farsi benedire.
Dappertutto è così: a destra, dove i residui spazi di potere sono contesi con lotte senza esclusione di colpi e si vive alla giornata, nel tentativo di inventare la trovata per arginare l’emorragia di consensi, arrivando a pensare di dare aiuto alle famiglie che sono alla fame concedendo incentivi per il possesso degli animali da compagnia. Segnali, anche minimi, per quel 50% di italiani che sono stanchi di andare a votare non ne arrivano.
A sinistra la situazione non è molto diversa con un leader al governo che doveva rottamare tutto e tutti e invece si ritrova, giornalmente, a revisionare vecchie cariatidi della politica per rimetterli in marcia, tutto solo per riuscire a mantenere una egemonia che traballa ogni giorno di più.
In questo scenario caotico, monta l’onda della protesta che si coagula, almeno nei sondaggi, attorno a Grillo che vede crescere il suo consenso con costanza giornaliera, senza però convincere la gente pienamente, elettori scontenti che sono attratti dai temi del comico genovese ma restano dubbiosi di fronte alla mancanza di democrazia nel movimento e alle tante defezioni che, alla fine, hanno reso anche il Movimento 5 Stelle simile agli altri partiti.
Come notizia stamane affaritaliani.it (http://www.affaritaliani.it/politica/m5s-primo-partito-sondaggi-segreti3004.html) di ufficiale non c’è nulla, ma in queste ore circola nei palazzi della politica un sondaggio segretissimo che sarebbe stato commissionato dal Partito Democratico sul voto del prossimo 25 maggio.
I dati sono a dir poco sconvolgenti. Stando a questa rilevazione, infatti, il Movimento 5 Stelle sarebbe al momento il primo partito con una percentuale superiore al 27%. Stime top secret assegnerebbero al partito del premier Renzi un valore nettamente inferiore al 30%, addirittura tra il 26 e il 27%.
Forza Italia sarebbe attorno al 20%, in posizione migliore rispetto alle rilevazioni ‘ufficiali’. Supererebbero la fatidica soglia di sbarramento la Lega Nord, ampiamente sopra il 5% come l’alleanza Alfano-Casini, ovvero Ncd-Udc. Attorno al 5%, la Lista Tsipras, che, soprattutto al Sud, avrebbe eroso consensi al Pd.
Supererebbe il 4% anche la Lista Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, mentre pare non esistano speranze, in tutti i sondaggi per il partito di Monti che a stento arriva al 2%.