Uno degli slogan più felici di Grillo è stato quello che i componenti del Movimento 5 Stelle avrebbero aperto il Parlamento come una scatola di tonno. Logico stabilire un parallelo e guardare, per esempio, senza fare nomi, a una piccola città del sud dove, per caso, si insedia una amministrazione pentastellata.
Cosa viene da pensare ? Logico andare con la mente al Palazzo Comunale, all’aula consiliare ventre di ogni creatura delle amministrazioni che si sono succedute, e pensare alla scatoletta e all’apriscatole.
Da noi a Ragusa, piccola città del sud, dove, guarda caso c’è un’amministrazione pentastellata, la scatola, per ora, resta chiusa. Non c’è voglia di aprire nulla, addirittura si chiudono le porte, in un estremo tentativo di non creare scossoni.
I fatti: convocata per le 15,30 di martedì 6 maggio 2013 una conferenza dei capigruppo, al secondo punto all’odg l’audizione dell’Assessore alle Risorse economiche, Martorana, sul Bilancio.
Logico per chi si occupa i redazione di articoli per un giornale, considerato l’argomento che non pare suscettibile di particolari ‘protezioni’, soprattutto in tempi di bilancio ‘partecipato’, chiedere se si può assistere all’audizione. Garbato ma fermo rifiuto, a cui ci si inchina. La cosa sarebbe finita lì, forse, considerato che in aula consiliare, poco dopo, c’erano indigenti in tentativo di occupazione del comune, le associazioni di assistenza ai diversamente abili per assistere all’approvazione della proposta di adesione alla Convenzione ONU per i disabili, Sonia Migliore con qualcuna delle sue kilometriche interrogazioni, Angelo la Porta con qualche sventura di Marina di Ragusa, ci si sarebbe dimenticato di chiedere i contenuti dell’audizione, anche per rispetto di quanti avevano chiesto le porte chiuse.
Invece, in serata, viene diramato comunicato del capogruppo del Movimento 5 Stelle che relaziona sull’audizione. Relaziona è un termine eufemistico, perché in effetti Gulino non dice tutto.
Viene riferito che Martorana avrebbe spiegato le criticità relative alla gestione del periodo 1981-2004 delle risorse della “Legge su Ibla” 61/81. Primo importante passaggio – le parole di Gulino – per fare chiarezza sulle somme presenti nei sottoconti dedicati alla legge 61/81, separati dalla gestione ordinaria, e sugli impegni esistenti legati alla realizzazione delle opere previste nei piani di spesa.
Il punto della situazione affinché ciascun consigliere, in vista dell’apertura della sessione riservata agli strumenti finanziari avesse contezza dello status quo delle somme presenti e delle opere da realizzare come da programma.
“L’incontro di oggi in conferenza dei capigruppo – ha spiegato il capogruppo M5S Dario Gulino – ha consentito finalmente di fare luce su numerosi aspetti poco chiari legati ai ritardi nella realizzazione di opere previste nei vecchi piani di spesa.’’
“C’è il totale impegno dell’Amministrazione – è stato ribadito dall’Assessore Martorana – di ripristinare progressivamente le risorse economiche all’interno dei sottoconti e fare in modo che le opere siano realizzate, tentando di superare il disallineamento tra cassa ed impegni che ad oggi è stata rilevato”. “L’obiettivo comune – ha proseguito il capogruppo Gulino – è fare in modo che la Legge su Ibla possa continuare ad essere uno strumento di programmazione necessario ed indispensabile per contribuire a dare linfa vitale ai nostri centri storici, ma soltanto con una programmazione puntuale e con un allineamento tra conti e progetti ciò potrà essere reso esecutivo, superando le difficoltà che sono state registrate negli anni passati.’’
C’è da aggiungere al resoconto del capogruppo Gulino, l’esortazione di Martorana, riportata da consiglieri presenti alla riunione, a non sollevare polemiche inutili sulla questione, nelle more della auspicata soluzione della vicenda.
Non ci sentiamo di fare commenti, ma ci sembra lecito porre delle domande: perché il sollecito dell’Assessore a non sollevare polemiche ? Perché non fare chiarezza con i cittadini ? quale interesse può avere una amministrazione insediata da pochi mesi a tenere nascosta la verità sulla vicenda del fondi della Legge su Ibla ? Si tratta di fatti, come più volte specificato dall’Assessore che vanno avanti dal 1981 e, fra l’altro, questo disallineamento nei conti sarebbe finito nel 2004, pur conservandone gli effetti sino ad ora.
Gulino ci dice, nel comunicato, che l’incontro ha consentito finalmente di fare luce su numerosi aspetti poco chiari legati ai ritardi nella realizzazione di opere previste nei vecchi piani di spesa, aggiunge che c’è il totale impegno dell’Amministrazione di ripristinare progressivamente le risorse economiche all’interno dei sottoconti : ma se in conferenza stampa Martorana aveva detto che tutto si risolveva con l’avanzo di amministrazione di 13.000.00, mantenendo solo un disavanzo virtuale che si sarebbe assorbito nel tempo, cosa è cambiato ? e perché?
Al di là di ogni possibile domanda, resta l’esigenza di conoscere come sono stati utilizzati i fondi vincolati della Legge su Ibla, non interessano nemmeno i nomi, in quanto anche chi non ha distratto fondi è comunque connivente con gli esecutori dell’irregolarità, come lo sono i dirigenti, i revisori dei conti e tutte quelle persone che, pur sapendo, non hanno denunciato la cosa. Il velo di omertà che copre la vicenda, offre qualche squarcio, ci sono le prime indiscrezioni, non manca molto perché l’inghippo venga fuori nella sua completezza. Perché Martorana, da buon grillino, non apre la scatoletta ?