Il Consiglio Comunale di ieri sera ha avuto come unico punto da trattare all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto di gestione (consuntivo). Il rendiconto, però, non è stato approvato: ciò significa che arriverà un commissario ad acta e quindi l’approvazione è stata rimandata di circa un mese.
Prende la parola il consigliere Giuseppe Nicastro: “Sul punto in questione non ci sono le condizioni per votare favorevolmente il rendiconto di gestione. Per due motivi. Questo bilancio contiene delle somme che il Comune non poteva pagare e invece ha pagato. Mi riferisco all’incarico dato all’esperto del sindaco: non poteva essere pagato al di là del mese di aprile, così come è stato detto dalla Corte dei Conti. Questi soldi sono stati pagati e vanno a ricadere nel consuntivo. La seconda osservazione parte da un’interrogazione che io ho fatto al sindaco sui sistemi per effettuare le gare. Il sindaco ha risposto in maniera scortese, dicendo di andare negli uffici a verificare. Forse, si vuole sminuire il compito dei consiglieri? E’ troppo facile rispondere alle interrogazioni così. Comunque, ho fatto la ricerca e mi sono reso conto che alcune gare sono state fatte in maniera irregolare. In tutte queste delibere non si fa riferimento al mercato elettronico. Tutti questi contratti, secondo la normativa, sono nulli”.
Per chi non lo sapesse, il cosiddetto “Mercato elettronico della pubblica amministrazione” (MePa) è un mercato digitale in cui le amministrazioni abilitate possono acquistare per valori inferiori alla soglia comunitaria, i beni e i servizi offerti dai fornitori abilitati a presentare i propri cataloghi sul sistema. E’ CONSIP a definire con appositi bandi le tipologie di beni e servizi.
Nicastro, conclude il proprio intervento: “Vedremo se questi rilievi sono irrilevanti, se sono fondati oppure no. Nel caso fossero sbagliati vuol dire che fra un mese ci riuniremo di nuovo qui”. Antonella Occhipinti, precisa: “Non posso non condividere ciò che ha detto Nicastro. Abbiamo approvato il preventivo a dicembre perché avevamo avuto rassicurazioni sul fatto che non sarebbe mai più successo. Ancora ad oggi, non abbiamo mai fatto un incontro e non c’è stato nessun coinvolgimento per quello del 2014. E’ facile scaricare tutto sulla normativa nazionale, sui governi tecnici e sulle opposizioni. Non possiamo ripetere quello che è stato fatto nel 2013, visto che questa amministrazione ha dato alla città solo frutti negativi e marci”.Anche Laura Picone (articolo 4), dichiara: “Confermiamo ciò che ha detto il consigliere Occhipinti. Voteremo contrari”.
Il consigliere Giusi Brullo (Cambiare X Crescere), chiede il parere tecnico del dottor Cardaci. Cardaci, risponde: “Non penso sia il consuntivo la base per sollevare questi problemi. Con l’intervento del commissario non si modifica la sostanza del consuntivo e neanche si possono modificare i dati”. Savasta, ribatte: “La verità è che la vostra è una bocciatura a priori”.
Nicastro, però, dimostra sicurezza: “Io non ho la scienza infusa e, con tutto il rispetto per il dottor Cardaci, neanche lui è la Cassazione”. Vivera ne approfitta per fare una battuta di spirito: “Sembriamo in un’aula di tribunale”. Poi, aggiunge: “Al commissario non interessa niente, tanto è pagato dalla Regione”.
Inizia, a questo punto, una discussione molto tecnica fra Nicastro e Stamilla su ciò che può significare avere o non avere il commissariamento ad acta. In pratica, la maggioranza di Fornaro sostiene che l’intervento del Commissario è sostanzialmente inutile, in quanto il suo parare non potrà modificare quanto già scritto nelle risultanze contabili. L’opposizione, invece, sostiene che il commissario, essendo un tecnico della regione, può comunque far scattare un’ispezione o un’indagine da parte della Corte dei Conti.
Alla fine, la votazione ha dato questo risultato: 5 voti favorevoli, 8 contrari. Scatta, automaticamente, il commissariamento ad acta per il consuntivo.