La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile Sez. Reati Contro la Persona – ha denunciato F. S. di 22 anni per atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minorenni. Qualche settimana fa una giovane ed attenta mamma ha accompagnato la figlia di 12 anni e la sua amichetta in un fast food a Ragusa ed aspettava all’esterno del locale in macchina. Durante l’attesa, la mamma ha ricevuto una telefonata della figlia che, impaurita, ha raccontato di vedere un ragazzo davanti a lei che faceva “cose strane” e la fissava. La mamma stava per entrare subito dentro perché aveva capito di cosa si trattasse ma la figlia le diceva di stare tranquilla perché stava per andare via e non c’erano pericoli.
La giovane donna, con un non comune senso del dovere, si è fatta descrivere il ragazzo ed ha atteso nel parcheggio al fine di individuare il giovane. Dopo pochi secondi è uscito il ragazzo che si è diretto verso l’auto, è salito a bordo e si è allontanato ma la “mamma detective”, purtroppo, non è riusciva a prendere il numero completo della targa, solo due lettere. Immediatamente ha contattato il 113: una Volante ha rassicurato madre, figlia e compagnetta e si è messa subito alla ricerca del veicolo.
Il giorno dopo la mamma e la figlia sono state convocate in Questura dove hanno presentato formale denuncia nei confronti di questo giovane (ancora ignoto). Il ragazzo si era masturbato davanti ad una bimba di 12 anni non curante peraltro di trovarsi un luogo pubblico. Grazie all’aiuto di personale specializzato la bambina è riuscita a raccontare ogni minimo particolare e dettaglio, ripetendo spesso le parole “lui ci guardava, ci fissava negli occhi e ogni tanto sorrideva; con la mano faceva su e giù”. Raccolta la denuncia e gli elementi d’indagine necessari per ricercare in banca dati ogni utile dettaglio, le vittime sono state congedate e gli investigatori hanno iniziato le loro indagini.
Pochi giorni sono bastati agli agenti di Polizia della Squadra Mobile per identificare alcuni sospettati, in quanto gli elementi della targa parziale fornita dalla mamma della piccola corrispondevano ad alcuni dati già inseriti in banca dati di un giovane che pochi mesi prima era già stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico a Ragusa. Convocate le vittime (le due bambine) e le mamme, sono state effettuate altre attività d’indagine predisponendo un album fotografico ed un identikit dal quale era possibile con certezza identificare F.S. come colui che aveva commesso il vile reato. Proprio pochi mesi fa, l’uomo si era già reso protagonista dello stesso reato alla fermata dell’autobus in Via Zama a Ragusa.
In quella occasione però non era riuscito a masturbarsi in quanto la vittima di 14 anni si era data alla fuga in un bar dove aveva chiesto aiuto e, con la collaborazione di alcuni avventori, era stato contattato il 113. In questa occasione è stato denunciato anche per il reato di corruzione di minorenne poiché ha compiuto atti sessuali in presenza di una minore al fine di farla assistere. Il giovane pervertito una volta convocato negli uffici della Squadra Mobile per le formalità di rito previste dal codice di procedura penale si è chiuso in un totale silenzio nominando solo un avvocato di fiducia. Adesso la sua posizione è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa e rischia fino a 3 anni di carcere.