Hanno vinto il Rock Island Fest di Marina di Modica e presto incideranno il loro primo brano originale. Tanti i progetti in cantiere ma una cosa accomuna gli otto membri del gruppo: la passione per i The Doors. Stiamo parlando dei “The Shaman” la band emergente chiaramontana che, nata quasi per gioco, comincia a farsi notare nel panorama musicale ibleo. I membri del gruppo sono: Sebastiano Paravizzini (Voce) Vito Fornaro (Tastiere/Tromba/SFX) Vito Cutrera (Chitarra Elettrica/Clarinetto) Paolo Morando (Batteria/Percussioni) Andrea Gazzè (Basso Elettrico) Gianni “Professore” Carfì (Chitarre Acustiche/Tastiere, unico membro della band a non essere di Chiaramonte) Simone Cavallo (Tromba/Percussioni/Cori) e Daniele Savasta (Trombone/Cori). Vito Salerno non è un membro ufficiale della band ma ha partecipato insieme ai The Shaman Al R.I.F. di Modica. La band, al momento, esegue cover del famosissimo gruppo Rock – Blues “The Doors”, il cui leader indiscusso è stato Jim Morrison ed è l’unica cover band dei The Doors della provincia di Ragusa. Ma saranno loro stessi, in questa intervista, a parlare direttamente dei progetti in cantiere e a spiegare com’è nata la band. Anche il significato del nome del gruppo.
Ragazzi, da quanto tempo esistono i “The Shaman”?
Vito Cutrera, chitarrista del gruppo, risponde: “Il nostro gruppo è nato circa due anni fa”
Com’è nata l’idea di formare una band?
“L’idea è stata mia e dell’ex batterista Davide Depetro. Un giorno ci siamo visti al bar de ci siamo confrontanti sui nostri gusti musicali. Abbiamo capito di avere molte cose in comune”.
Come mai avete scelto di suonare cover dei The Doors?
“Tutti noi siamo grandi ammiratori di questo gruppo. Noi, però, abbiamo scelto una strada diversa: non ci limitiamo soltanto ad eseguire cover, ma abbiamo inserito nel gruppo anche i fiati. Questo perché vogliamo rimanere fedeli, per quanto ci è possibile, allo stile dei The Doors. Forse non tutti lo sanno, ma i The Doors hanno inciso diversi pezzi usando mini orchestre. Proprio per rendere al meglio la discografia e per renderla completa a 360 gradi, abbiamo fatto questa scelta. Noi, infatti, siamo in grado di eseguire tutti i brani della loro discografia”.
Vi dedicherete sempre alle cover?
“No, infatti stiamo già scrivendo dei pezzi nostri. La vittoria al Rock Island Fest ci ha fruttato la possibilità di incidere un nostro brano e noi vogliamo registrare un pezzo originale. La cover band può funzionare per fare delle serate ma per andare avanti bisogna scrivere dei brani propri. Noi vorremmo crescere sempre più e suonare sempre più spesso dal vivo”.
Vi aspettavate questa vittoria?
“A dire la verità non ci aspettavamo minimamente di vincere”.
Qual è stata la vostra prima esibizione dal vivo?
“Il nostro trampolino di lancio è stata la festa della musica europea che si è svolta a giugno a Chiaramonte. Dopo la nostra esibizione hanno iniziato a contattarci”.
Avete intenzione di cambiare genere musicale?
“Assolutamente no. Rimaniamo legati al Rock – blues”.
Come mai dei ragazzi così giovani hanno scelto di fare cover di una band degli anni ’60?
Sebastiano Paravizzini, voce del gruppo, risponde: “I The Doors sono incredibilmente moderni e riescono ancora oggi a coinvolgere tutte le generazioni, anche chi non è cresciuto con le loro canzoni, come noi. Ci rendiamo conto di avere una grossa responsabilità a suonare e a cantare la loro musica”.
In questo momento, oltre all’incisione del singolo, state lavorando a qualche progetto?
Vito Cutrera, spiega: “Abbiamo passato le prime due fasi di selezione del Tour Music Fest esibendoci a Catania con “Tell all the people”. A settembre parteciperemo alla terza fare. Se dovessimo passare anche questa fase, abbiamo la possibilità di esibirci al Piper di Roma, dove avverrà un’ulteriore selezione. Chi vince, ha la possibilità di ottenere un contratto discografico”.
Tanti progetti, tante idee, tanto lavoro. E Chiaramonte?
Simone Cavallo, trombettista e percussionista, insieme a Sebastiano Paravizzini, rispondono: “Ci piacerebbe che il nostro paese offrisse qualche possibilità in più alle band emergenti”.
Toglieteci una curiosità. Perché vi chiamate The Shaman?
Sebastiano Paravizzini, spiega: “Jim Morrison, durante la sua infanzia, si è trovato a percorrere con la sua famiglia una strada in mezzo al deserto. Durante il viaggio, ha assistito ad un incidente stradale in cui erano coinvolti degli indiani. Lui ha sempre raccontato nelle sue poesie, nelle sue canzoni e nelle sue biografie, di aver sentito lo spirito di un indiano sciamano entrare nel suo corpo. Lo sciamano, per Jim Morrison, era un alter – ego. Il riferimento allo sciamano, infatti, è presente in moltissime sue canzoni”.