Continuano i lavori di laboratorio alla Sala Sciascia. Sui tavoli degli studenti compaiono già i primi disegni a mano libera. Segni rapidi, tracciati per fissare sul foglio di carta un’immagine della realtà percepita attraverso il semplice sguardo: lo schizzo. Agli studenti è stato assegnato il compito di trovare le soluzioni possibili per come intervenire sulla “nuova cinta muraria” delimitata dagli edifici di C.so Kennedy; sul sistema delle piazze e vie attorno all’asse centrale della cittadina iblea; sul tessuto urbano del quartiere medioevale di San Giovanni; l’accessibilità degli spazi urbani e sul manufatto dell’ex Hotel La Pineta. Un lavoro affascinante ben diretto dai nove docenti universitari, chiamati a raccolta dall’Università di Reggio Calabria, che seguono l’evolversi della fase creativa e stimolano i ragazzi a concretizzare le loro idee. Sui grandi tavoli da disegno tanti gli schizzi prodotti. Alcuni sono stati già “caricati” sui PC e sono in fase di perfezionamento. Intanto su un altro tavolo da lavoro si sono ritrovati tanti studenti e professionisti per ascoltare le lezioni di CARLOS CAMPOS, ordinario di Rappresentazione architettonica e insegna Disegno presso la Facoltà di Architettura di Buenos Aires. A lui si deve il concetto di allestimenti architettonici lavorando e studiando sia negli Stati uniti sia in Argentina. In questo campo è considerato una vera autorità. La giornata è terminata con due lezioni di architettura tenute dal Professore Marco Mannino dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dai Professori Federica Visconti e Renato Capozzi dell’Università Federico II di Napoli. Da entrambe le lezioni scaturisce un’architettura fortemente legata ai contesti in cui si localizza. Un’architettura massiva tipica delle regioni meridionali portatrice e rispettosa di quella coscienza storica cristallizzata nei nostri luoghi dal trasecolare lento del tempo.