Venerdì 27 Novembre, all’Accademia di bell’Arti di Catania, si è tenuto lo spettacolo “Nelle Terre di qui Nascere e Tornare” di Laura Vinciguerra, tratto dal libro “Il Manoscritto di Shakespeare” del Prof. Domenico Seminerio.
La giornata è stata un’idea del Prof. Carlo Isola, docente dell’Accademia, fortemente sponsorizzato dal Direttore Virgilio Piccari, da sempre propositivo verso un’esperienza accademica aperta al nuovo e chi già svolge la Professione Artistica, facendo così vivere e respirare agli allievi l’arte nella sua concretezza ed espressione.
Attraverso una breve intervista con Il Professore Seminerio è stato bello con lui emozionarsi e leggere nei suoi occhi un racconto, che sa di fantasioso per i presuntuosi della “Storia”, di realistico per gli amanti della “verità”, tanti sono gli indizi che fanno evincere che il Poeta universale “William Shakespeare” sia di origine Italiana, perdonatemi, “SICILIANO”, non solo di origine, ma nato in Sicilia, nel messinese.
Partendo dal suo cognome e nome possiamo facilmente arrivare, racconta Il Professore, a “Crollalanza”, nota famiglia dell’epoca a Messina, tradotto in inglese in Shake ( Scrolla) Speare (Lanza), noto a tutti ( storici compresi ), che le prime opere dell’autore portassero il trattino in Shake – speare, poi unito, in unica parola dagli storici e studiosi “INGLESI” successivamente, tanti si chiederanno ed il nome? Il nome venne ispirato dalla madre “Guglielmina” in Inglese William.
Il vulcanico professore, come un fiume in piena, racconta a ruota una serie di aneddoti che non danno scampo ai bugiardi: SHAKESPEARE è siciliano, emigrato d.o.c. di un sistema che nei suoi ingranaggi non è mai cambiato.
Tornando alla messa in scena di “Nelle Terre di qui Nascere e Tornare”, troviamo un’artista poliedrica che passa dal racconto al canto in un modo incantevole ed affascinante, suonando l’arpa ci porta nel fantasioso mondo dell’autore… che tra dei riferimenti storici troppo dettagliati e un dramma esistenziale vive e sembra quasi gridare la sua verità… dell’essere o non essere… Michelangelo Florio, il vero nome o “presunto” del drammaturgo.
Alcuni allievi di “Arti Tecnologiche”, Placido Costa e Sara Scirè hanno seguito le riprese video e fotografiche dell’evento.
Tra I professori presenti è giusto citare il Professore Adriano Pricoco, colpito ed emozionato da uno spettacolo unico e di altissima qualità.
Il Direttore Piccari, nel ringraziare l’ulteriormente il Professore Isola, per aver proposto un progetto artistico che da tanto tempo non riusciva ad emozionarlo così fortemente, promette, pungente e diretto, come è nelle sue caratteristiche, che il suo secondo mandato sarà ancora all’insegna di un’Accademia meno “Accademica” e più proiettata verso dell’esperienze artistiche professionali vere.