Ancora fuoco amico sul sindaco Piccitto. Dopo la nomina degli assessori Disca e Leggio, Ragusattiva Cinque Stelle, che per la verità è stata sconfessata dallo stesso Giancarlo Cancelleri, il reggene M5S in Sicilia, non perde l’occasione per sferrare un duro attacco all’indirizzo del primo cittadino. Questo il testo della nota diffusa:
“Approfittando dell’interpretazione ambigua e contraddittoria di una norma chiaramente incostituzionale della legislazione siciliana, che proprio per questo i “Sindaci più Illuminati” si guardano bene dall’applicare, quale l’art.4 della legge regionale n.6/2011. Esso recita: “Non possono far parte della giunta il coniuge, gli ascendenti ed i discendenti, i parenti e gli affini, sino al secondo grado di parentela, del sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali” e quindi poi inopinatamente aggiungendo: “La carica di componente della giunta è compatibile con quella di consigliere comunale”.
Il “beffardo sindaco” non si è fatto scrupolo di nominare assessori due consiglieri comunali.
Se, come è evidente e per come recita la norma, non possono diventare assessore il coniuge ed i parenti dei consiglieri comunali, non si vede in base a quale logica possano poi diventarlo i consiglieri comunali.
Contraddizione palese che non può essere resa costituzionale dalla mancata impugnativa del Commissario dello Stato, e contro la quale sono insorti parecchi commentatori affermando che “solo in Sicilia possono accadere certe cose”, non considerando tale contraddizione e violando l’art. 64 del Testo unico degli enti locali che chiarisce ogni dubbio.
Quest’ultimo pone espresso divieto di cumulo delle cariche di consigliere ed assessore, “dal momento che il controllato non può essere nello stesso tempo controllore di se stesso”.
Ancora di più: operando tale palese violazione del principio morale del divieto di doppio incarico, cardine regolamentare e programmatico del M5S, il “beffardo sindaco” ha proceduto alla nomina ad assessori di due consiglieri della sua maggioranza.
Ancor di più venendo meno anche all’osservanza dei principi di competenza, trasparenza e di scelta con bando pubblico, cardini del programma elettorale, alla quale redazione abbiamo tangibilmente e proficuamente contribuito. Fatti fuori Etica, Morale e Principi. Siamo onorati di non fare parte di questa cricca di infiltrati”.
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