“Non l’ho ucciso io, ma Andrea Stival. Loris ha scoperto la nostra relazione e voleva raccontarla a mio marito”. Capelli sciolti e vestita di nero, Veronica Panarello (nella foto con Andrea Stival) stamani al tribunale di Ragusa ha rilasciato le sue dichiarazioni spontanee dinnanzi al giudice Andrea Reale, ribadendo l’accusa di omicidio nei confronti del suocero Andrea, padre dunque di Davide Stival, ormai ex marito di Veronica, e nonno di Loris. Avrebbe utilizzato, stando al racconto della stessa Panarello, un cavo usb che, stretto intorno al collo, non ha permesso al piccolo di respirare. La mamma di Santa Croce Camerina ha detto che lei ha poi aiutato nell’occultamento del cadavere, abbandonato in un canale delle acque nell’immediata periferia della cittadina, ma ha anche ribadito che non è stata lei ad uccidere materialmente il figlio e che dunque non deve essere la sola a pagare. In aula era presente il suocero insieme ai suoi legali. Ha ascolto in silenzio le accuse. Fuori ha dichiarato di non essere interessato alle accuse della Panarello e che invece l’unica cosa di realmente importante è la verità sul bambino e della dignità e della pace che dovrebbe ritrovare la sua famiglia dinnanzi a questo terribile dramma. Dopo questa udienza è assai improbabile che si possa entrare nella fase di un confronto diretto con il suocero. Piuttosto si va verso la tappa finale. Le prossime udienze sono previste per il 3, 5 e 7 ottobre: il 3 la requisitoria del pm, il 5 le parti civili e il 7 l’arringa della difesa (fonte: Ragusa Oggi).