Mi mancano due o tre cose. Non ho scelta debbo chiamare un mio amico di Chiaramonte. Il caldo umido di ottobre mi fa impazzire: sembra che tutte le zanzare del mondo siano venute a svernare dalle nostre parti. Provo a chiamarlo al telefonino. Squilla.
“ Pronto Avv. Nitto Rosso?”
“ MA CHI PARLA?”
“ Buon pomeriggio, sono .. sono l’editore di Giornale ibleo..”
“AAh .. Ma allora lei non si rassegna! Lei è un vero scocciatore! Cosa vuole questa volta?”
“ Ho bisogno di un suo giudizio su una questione politica di Chiaramonte Gulfi..”
“ Senta io non faccio politica, e soprattutto non faccio politica a Chiaramonte..”
“Mi scusi” – cerco di fermare la sua palese arrabbiatura e di intercettare il suo interessamento, “solo due domande, due domande secche”. Tiro un sospiro e poi tutto d’un tratto gli sparo la domanda. “ E’ vero che lei si candida a sindaco?” Sento lo sgomento del mio interlocutore e poi un urlo. “Ma che cosa sta dicendo, ma chi le ha detto queste corbellerie?”
“Senta non si arrabbi, ma qualche anno fa lei si voleva candidare, e pensavo che forse..”
L’avv. Rosso prende aria e parte, con la sua solita prosopopea. “ Quattro anni fa erano altri tempi. E’ vero c’è stato un momento che mi sarebbe piaciuto molto fare qualcosa per il paese in un contesto però unitario e non settario, poi ho capito che i chiaramontani avevano altro per la testa e mi sono fatto passare ogni possibile pensiero. Per allora, per ora e per il futuro. Ho capito una cosa sacrosanta: questo è il mio paesello, e mi piace andare in giro per la campagna, passeggiare al corso, partecipare alle feste religiose, e voglio continuare a fare tutto questo in modo invisibile, non voglio essere guardato per uno che deve mettersi in mostra per la politica. E poi, glielo dico con molta sincerità: a Chiaramonte ci sono un sacco di bravissimi politici, tutta gente preparata che è in grado di rivestire ruoli apicali, una palestra di bravissimi amministratori e politici”
Le posso fare la seconda domanda?
“Solo se è breve e concisa non ho tempo ancora da perdere..”
“Ha saputo che si candida l’onorevole Gurrieri?”
“A che cosa? Alla Regione?”
“No. A sindaco. Non lo sapeva?”
“Non conosco molto bene l’onorevole Gurrieri, di persona, lo conosco di fama. Sono stato con lui a cena qualche anno fa, proprio in occasione delle elezioni comunali e ci lasciammo con una sua sentenza lapidaria: per Chiaramonte occorre un nome nuovo, un giovane brillante, capace, che riesca a dare alla gente la speranza che dalla politica ci si può ancora aspettare qualcosa di buono. Io ho fatto tesoro delle sue parole. Ho apprezzato la sua linearità. Lui ha scelto Fornaro e lo ha candidato portandolo alla vittoria. Io ho fatto altre scelte, ed ho perso. Non ci siamo ritrovati sullo stesso candidato, ma tutto nel rispetto dei ruoli, delle persone, con lo stile che deve governare sempre tutti gli accadimenti della politica. Si fa fatica, è vero, ma si diventa veramente politici quando si impara a rispettare gli altri. E Gurrieri obiettivamente è una persona di statura, rispetto al nanismo imperante del sistema vigente”
“Senta avvocato, ma allora se si candida Gurrieri lei voterà per lui?”
“Con questa le domanda salgono a 3! Io non voto a Chiaramonte Gulfi, e comunque non capisco come può fare Gurrieri a candidarsi. Se lui qualche hanno fa ha detto che Fornaro era il migliore candidato possibile e lo ha fatto eleggere, ora cosa dovrebbe dire? Ho sbagliato, Fornaro non è più buono come prima! Ma a tutto concedere e volendo considerare che il suo giudizio su Fornaro può essersi modificato nel tempo, non comprenderei come può aver modificato la sua previsione. Lui mi disse personalmente che per Chiaramonte ci voleva un giovane brillante, nuovo alla politica, che doveva far venire alla gente la voglia di impegnarsi: bè non mi pare di mancargli di rispetto se dico che in effetti lui, l’onorevole, per quanto meritevole, non mi pare che possa integrare queste qualità, giovane e nuovo alla politica.. mi pare troppo. Però se lui riesce a cambiare idea anche su questo, avrà la strada spianata. Non deve convincere i chiaramontani, deve convincere se stesso di essere la persona con le caratteristiche che lui stesso ha individuato nel corso del tempo. E con questo la saluto..”
“Senta avvocato, ma allora lei non ci lascia nessuna speranza per un suo ruolo attivo?”
“Esattamente. Nessuna speranza. Proprio nessuna. Io a stento capisco di qualcosa, tecnicamente ascrivibile ai sistemi di management negli enti pubblici, che poi è il lavoro che principalmente svolgo, quando non mi occupo della mia azienda agricola, ho promesso da tempo che avrei prestato la mia opera, a richiesta, e totalmente gratuita a favore di chi mi avesse chiamato, senza distinzione di minoranza o maggioranza politica. Resto su questa posizione: chi diventa sindaco sa che può contare sul mio modestissimo appoggio di natura meramente tecnica. Ma a Chiaramonte non serve perché obiettivamente sono tutti molto bravi”.
“Stando a quello che dice lei, avv. Rosso, aiuterebbe anche Gurrieri, nel caso in cui diventasse sindaco?”
“Ma io non ho capito nulla. Ma Gurrieri non era il consulente del sindaco Fornaro? Io non ricordo bene oppure quando Fornaro fu eletto scelse come consulente proprio Gurrieri, a titolo gratuito ovvero informale? Non voglio fare polemica, ma come ben sa aiutare un consulente non è facile perché bisogna saperne più di lui e questo non sempre è possibile. Io ad esempio non so che lavoro o professione ha svolto nella vita privata l’onorevole Gurrieri, ma io che ho fatto per diversi anni la professione forense, so bene che non a tutti è concesso di diventare perito peritorum. E tanto meno a me. Tuttavia se serve il mio aiuto, per il bene del paese e per qualche progetto, io con molta umiltà cercherò di fare il possibile, ma ruoli politici non ne posso assumere”…
Abbiamo giocato. Abbiamo sorriso, non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo fatto un poco di ironia. E scherzando ci siamo detti cose importanti, sdrammatizzando situazioni che sembrano pesare come macigni ed invece..
Con garbo, con stile, quello che ci meritiamo tutti, scriviamo pagine di piccole storie, le nostre, per dare continuità e speranza a quello che forse più ogni cosa amiamo, la nostra terra. Dobbiamo ricordarci sempre che dietro il fatto politico, dietro ogni accadimento ci sono persone, famiglie, figli, onore, lavoro, professione. Il mondo non finisce con la politica. La politica può essere una parentesi. A volte una parola di troppo nell’agone della politica compromette rapporti per tutta la vita. Mi chiedo a che serve? C’è modo per tutto.
Mio malgrado leggo ogni tanto qualche commento spregevole e me ne dolgo per la persona stessa che lo ha scritto, perché capisco, da questo, quanta triste è la sua vita, per avere dentro questo livore, questo odio che sfoga in questo modo. Il fallimento della persona, il fallimento, anche inconscio, della propria vita che diventa odio verso gli altri.
Ma noi, noi del Giornale ibleo, non molliamo, e siamo pronti per offrirvi, domenica 10 ottobre, la terza puntata di questo speciale: Il ritorno dello Jedi, parte III: la parte oscura della forza!