La preventivata protesta dei lavoratori del servizio idrico, affidato in gestione dal Comune di Ragusa, ha di nuovo riaperto la vecchia ferita. L’Amministrazione retta dal sindaco Federico Piccitto, che ha delegato l’assessore Salvatore Corallo a gestire la patata bollente, sembra che non voglia sentire ragioni sui contenuti del nuovo bando che determinerebbe la perdita di altre tre posti di lavori. Complessivamente, l’occasione occupazionale, allo stato attuale, è per 33 unità. Già la volta scorsa, quando il bando era stato rivisitato, era andato perduto il lavoro per sei unità. E adesso altre tre. Quindi, complessivamente la ditta che si aggiudicherà il servizio dovrebbe gestire il servizio in questione con 30 lavoratori. Ma c’è pure il rischio che, nel caso in cui l’impresa sarà talmente brava da automatizzare determinate funzioni, il numero del personale possa essere ridotto ulteriormente. Ieri sera, in Aula, la protesta civile degli addetti ai lavori che, poi, hanno chiesto e ottenuto un confronto con l’assessore Corallo. Quest’ultimo, al di là di vaghe rassicurazioni, non formalizzate, ha dato l’impressione che i posti in bilico andranno perduti.