Come preannunciato, il Comitato per l’apertura del Nuovo Ospedale di contrada Cisternazzi ha dato vita, nel pomeriggio di sabato 17 gennaio, alla manifestazione di protesta, in via Roma, in quello che, una volta, era il cuore del centro storico.
Discreta la partecipazione all’iniziativa di sensibilizzazione che ha visto aumentare le presenze dopo il tramonto, comunque assai lontane dal numero di aderenti al gruppo facebook che ha dato vita all’aggregazione.
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L’avv. Anna Cilia, Presidente del Comitato e i componenti del Direttivo hanno indossato la maglietta con il logo dell’iniziativa e hanno coinvolto numerosi amici.
Presente l’on.le Nello Dipasquale, che ha catalizzato l’attenzione con un suo breve intervento a sostegno dell’ormai indifferibile attivazione del nuovo nosocomio.
Si A? parlato delle prossime iniziative da intraprendere nella convinzione che solo azioni decise e un coinvolgimento massivo della popolazione potrA? smuovere l’atmosfera stagnante che regna attorno al ‘Giovanni Paolo II’ e quella misteriosa che gravita sulle questioni che rendono impossibile l’apertura, nell’assordante silenzio dei responsabili regionali della sanità che si ostinano a mantenere il più stretto riserbo sulla situazione.
il promotore del Comitato, il segretario del Partito Democratico, Peppe Calabrese, insiste nel predicare come l’organismo di protesta sia assolutamente svincolato dalla politica e dal suo partito, ma resta il regista delle iniziative che lo vedono come vero animatore della protesta.
Nel corso di uno dei suoi interventi ha voluto aggiungere un particolare che si rivelerA?, senza dubbio, foriero di polemiche, sollevando illazioni su presunte macchinazioni catanesi, legate agli ambienti della sanità, e quindi anche della facoltA? di Medicina che vorrebbero ritardare, sine die, l’apertura del nosocomio che potrebbe diventare un centro di eccellenza della medicina e chirurgia isolana in grado di incidere sulla supremazia di Catania nell’area orientale della Sicilia e, segnatamente, in tutta l’area del sud-est che fa riferimento al polo medico etneo.