Anche Ragusa, dopo la Napoli di Molino, ribalta il fattore campo in semifinale playoff: 1-1 dopo le prime due partite in casa, per Venezia che deve scendere a Ragusa obbligata a conquistare almeno una partita per poter sperare di agguantare la finale nella quinta partita che si giocherebbe ancora a Venezia.
Che la squadra di Liberalotto non girasse al meglio si era visto in gara 1, quando è stata la sola Williams a trascinare le compagne alla vittoria.
Questo nulla toglie all’impegno e alla concentrazione delle ragazze di Recupido che hanno affrontato a viso aperto le lagunari e non hanno ceduto nemmeno nei momenti critici.
La vittoria in gara 2 conferma molti degli aspetti di questa stagione: acquisti delle straniere azzeccati come la scelta di mantenere il blocco delle italiane, scelte dell’allenatore che si rivelano tutte dai risultati concreti, consistenza delle avversarie, forse, eccessivamente valutate, unico neo quello di non aver saputo valorizzare e non aver trattenuto al PalaMinardi molte stelle che ora brillano altrove.
Va ammesso che molti, compreso chi scrive, non pensavano che la squadra potesse arrivare fino a dove è arrivata oggi, principalmente per una campagna acquisti non all’altezza delle aspettative, ma questo non esclude che una panchina più consistente avrebbe potuto fornire ulteriori soddisfazioni.
Ci mancano play e guardia con tiro facile dai 6,75, con le quali saremmo da scudetto.
Oggi la partita ha visto Ragusa concentrata, con un gioco veloce che ha contenuto Venezia sin dai primi minuti, Carangelo, De Pretto e Bestagno sono riuscite a mantenere un esiguo vantaggio per tutto il primo quarto, ma a 3.54 dalla prima sirena le biancoverdi erano avanti di un punto, 15-16, grazie ad una tripla della Consolini.
De Pretto con una tripla e Bestagno con 2 liberi e una tripla allungavano per chiudere il primo parziale sul 25- 19.
Non c’è un bel gioco, ma Ragusa è sempre concentrata, entra in Campo Gorini che, come al solito, sembra vivacizzare il gioco, con qualche assist interessante, ma sono molti i soliti errori e la troppa panchina influisce sul rendimento generale.
Fondamentale equilibrio, non si va oltre gli 8 punti di vantaggio per Venezia, 29-21 dopo un minuto e mezzo di gioco, poi per tutta la frazione il vantaggio ristagna sui 6 punti, Hamby spadroneggia e si va all’intervallo in vantaggio per Ragusa, sul 40-42, grazie ad un rimbalzo offensivo e due liberi della Ndour.
La terza frazione vede Ragusa portarsi avanti fino + 10, sul 40-50, poi c’è un momento di non gioco, Ragusa non sa approfittare di una Venezia incapace di reagire, commette numerosi errori, la Bestagno segna il primo canestro dopo oltre 4 minuti di gioco, un solo tiro libero che porta Venezia sul 41-50, poi sono Kuster e Ndour a trascinare le compagne verso una definitiva supremazia, il vantaggio sale a 13 punti quando mancano 2,34 alla sirena del terzo quarto, nonostante qualche svarione finale e un inutile quarto fallo della Formica a 5 secondi dalla fine del tempo, si chiude sul 53-61.
La quarta frazione si apre con Consolini, Spreafico e Formica in campo, e con una iniziale infrazione di 5 secondi che fa pensar male, si ritorna sul vantaggio a due cifre, +12 dopo tre minuti di gioco, a metà tempo un rassicurante + 14, 55-69, fa intravedere la doppia sfida a Ragusa, ancora + 14, 59-73, a tre minuti dalla sirena finale, e ancora a 40 secondi dalla fine della partita, 63-77.
Si chiude sul 64-77, contro un’avversaria con la testa già a gara tre.
Uno sguardo ai tabellini fa percepire il valore delle straniere, in campo, tutte, per più di tre quarti della partita, con un bottino totale di 63 punti, 24 Ndour, 20 Kuster e 19 Hamby, la buona della prestazione della Consolini, sia pure lontana dagli standard che tutti attendono da tanto tempo, e le perplessità attorno alla Formica, virgola con 0 su 4 da due punti, alla Gorini utilizzata solo per 3 minuti in tutta la partita, alla Soli, playmaker titolare con solo un punto all’attivo, alla Miccoli non entrata, alla Spreafico che porta a casa solo una tripla.
Umana Reyer Venezia – Passalacqua Trasporti Ragusa 64 – 77 (25-19, 40-42, 53-61, 64-77)
UMANA REYER VENEZIA: Micovic 3 (1/2 da 3), Bestagno 18 (5/6, 1/2), Carangelo* 9 (1/1, 2/5), Kacerik 2 (1/3, 0/1), Williams* 12 (3/11, 0/6), De Pretto* 7 (2/7, 1/1), Sandri, Dotto 2 (0/4, 0/1), Madera NE, Little* 5 (2/5 da 2), Togliani NE, Walker* 6 (2/5, 0/2)
Allenatore: Liberalotto A.
Tiri da 2: 16/42 – Tiri da 3: 5/21 – Tiri Liberi: 17/21 – Rimbalzi: 30 12+18 (Walker 7) – Assist: 11 (Dotto 4) – Palle Recuperate: 4 (Carangelo 1) – Palle Perse: 8 (Williams 2) – Cinque Falli: Williams
PASSALACQUA TRASPORTI RAGUSA: Consolini* 9 (3/6, 1/5), Gorini 1 (0/0, 0/0), Spreafico 3 (1/4 da 3), Formica, Miccoli NE, Soli* 1 (0/1, 0/1), Bongiorno NE, Hamby* 19 (8/13 da 2), Kuster* 20 (5/6, 2/4), Ndour Gueye* 24 (7/13, 2/5)
Allenatore: Recupido G.
Tiri da 2: 23/43 – Tiri da 3: 6/19 – Tiri Liberi: 13/19 – Rimbalzi: 47 15+32 (Hamby 11) – Assist: 20 (Hamby 6) – Palle Recuperate: 5 (Consolini 1) – Palle Perse: 11 (Soli 3)
Primo Arbitro: Bonfante Luca di LONIGO (VI)
Secondo Arbitro: Marota Giampaolo
Terzo Arbitro: Sartori Giulia di ARSIE’ (BL)