In questo mondo sempre più connesso e collegato, sempre più on line, dove la lingua nazionale sembra superata, come se dovesse lasciare il posto ad una lingua internazionale, si rischia di perdere il carattere, la tradizione, la storia di ciascuno di noi, la propria identità.
Ed è per questo che abbiamo voluto dare un segnale, un riconoscimento a chi invece cammina contro corrente.
Abbiamo trovato molto originale, emblematico, ed assolutamente attuale che i piccoli dell’asilo abbiano chiuso l’anno con la tradizionale riunione, che vede la partecipazione dei nonni e dei genitori, preparando però una vera e propria sorpresa: hanno infatti cantato in inglese, ma soprattutto in siciliano.
Già in siciliano, la nostra lingua, il nostro dialetto, con tanto di costumi e di tamburini a sonagli.
Parole, vocali, suoni, e gesti, che prima erano usuali, e che oggi, la formazione moderna, quasi nel tentativo di farci dimenticare chi siamo, ha volutamente ed espressamente messo da parte.
Avete mai parlato con un bambino di 5 anni in dialetto? Ecco, non vi capirebbe.
Mi è piaciuta molto questa iniziativa, e l’ho voluta riprendere con due righe, ed una foto che ha dato il titolo a questo breve articolo, che si conclude con i nostri complimenti alla straordinaria Suor Carmela, ma soprattutto alle maestre Paola ed Aurora.