In un clima disteso e con molta disponibilità da entrambe le parti, si è svolto la scorsa settimana l’incontro tra i nuovi responsabili azzurri e il sindaco Peppe Cassì che ha trattenuto, scelta azzeccata, la delega allo sport, per seguire personalmente, e dall’alto della sua esperienza, le problematiche che hanno bloccato tutto il movimento sportivo cittadino che sembra essere caduto, ad eccezione del basket femminile, nel più totale oscurantismo.
I neo dirigenti hanno manifestato le loro buone intenzioni nel voler rimettere il Ragusa Calcio 1949 al centro del movimento calcistico provinciale, come era una volta, e hanno avanzato la richiesta di fare allenamenti pomeridiani e non serali per dare una ventata di semiprofessionismo, con una squadra dignitosa, in qualsiasi categoria sarà ammessa, alla stessa stregua del Marina di Ragusa che resta in attesa delle disponibilità del campo della frazione marinara, dove sono in atto delle modifiche strutturali per renderlo agibile per il campionato di eccellenza.
Sicuramente, con la mediazione del sindaco, e con il buon senso delle due dirigenze, si troverà una soluzione che accontenti entrambi, sperando che, alla fine, non ci siano contenti e scontenti.
Intanto il responsabile dell’area tecnica del Ragusa Calcio 1949, Santo Palma, lavora senza soste per mettere a disposizione dell’allenatore Raciti gli elementi giusti, siua tecnicamente che moralmente (un allenatore del passato diceva era importante saper giocare quanto avere le qualità di uomo): di sicuro, l’incertezza della categoria crea qualche problema ma giocatori come Aglianò, Felicetti, Butera, Yacer Mogni, Cilmi, sono nomi importanti, in grado di ben figurare in qualsiasi categoria del calcio siciliano.