I Carabinieri delle Stazioni di Pozzallo e Marina di Modica hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, Francesco Paolo AMATO, 37 anni, di Pachino, per rapina a mano armata e porto abusivo di arma comune da sparo in luogo pubblico.
L’operazione dell’Arma dei Carabinieri trae origine da un violento e grave episodio che era accaduto la notte di San Lorenzo, alle prime luci dell’alba dello scorso 11 agosto ai danni di uno chalet della cittadina marinara di Pozzallo.
Un uomo, infatti, intorno alle 4, a ridosso della chiusura del locale El Chiringuito, dopo aver consumato una birra al bancone ed aver scambiato alcune chiacchiere con il titolare, non aveva esitato ad estrarre una pistola semiautomatica dalla cintura dei pantaloni e l’aveva puntata in faccia al titolare chiedendo di consegnarli tutto l’incasso della serata. La minaccia che aveva suscitato grande timore nel barista, lo condusse a consegnare immediatamente tutto l’incasso che ammontava a circa 250 euro.
Il rapinatore si diede a precipitosa fuga in direzione della provincia di Siracusa a bordo di una potente berlina. I titolari del locale allertarono immediatamente i Carabinieri che si portarono subito sul posto. La scaltrezza di uno dei baristi ha permesso di fornire agli investigatori un’accurata descrizione dell’uomo e del veicolo con cui era fuggito. La prima difficoltà che trovarono gli investigatori è stata rappresentata dall’assenza sul posto di sistemi di videosorveglianza.
Gli investigatori dell’Arma hanno immediatamente attivato la ricerca informativa sul territorio, anche grazie ad un vivace e proficuo scambio informativo con i colleghi della Compagnia di Noto (SR), è stato possibile comprendere come il soggetto ricercato fosse il medesimo che aveva messo a segno una rapina a mano armata in un tabaccaio della città di Noto, nel pomeriggio successivo.
Questo episodio gli era costato la sottoposizione ad un fermo di indiziato di delitto, e nel corso della perquisizione era stata anche rinvenuta la pistola Beretta APX con il relativo munizionamento che lo stesso aveva utilizzato per mettere a segno entrambe i colpi.
Dopo avere appreso le modalità di esecuzione del delitto, nonché aver rinvenuto gli abiti utilizzati per compierlo ed aver posto in visione alla vittima il fascicolo fotografico con le effigie del rapinatore, i militari delle Stazioni hanno rassegnato tutte le risultanze investigative alla Procura di Ragusa.
Il PM, dott.Fornasier, ritenendo la sussistenza dei gravi e precisi indizi di colpevolezza, nonché la sussistenza di una forte spinta criminale del soggetto che in meno di 12 ore aveva messo in atto due efferate rapine, ha richiesto l’emissione di misura cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari dott. Giampiccolo. Il giudice concordando pienamente con le risultanze investigative rassegnate dai Carabinieri ha emesso l’ordinanza di custodia in carcere, che gli è stata notificata presso la casa circondariale di Cavadonna a Siracusa.
Nel sottolineare l’importanza della costante collaborazione dei cittadini e delle vittime dei reati per alimentare le attività d’indagine, è opportuno segnalare la pregevole collaborazione tra i vari presidi dell’Arma nell’ambito di province diverse, con la capillarità e la fiducia dei cittadini che si alimentano con il quotidiano impegno e presenza dei militari delle Stazioni.
In relazione alla brillante operazione coordinata dai Carabinieri della Compagnia di Modica, guidata dal Capitano Francesco Ferranti, illustrata nel corso di una conferenza stampa, il Sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha voluto diramare una nota per esprimere il plauso e rendere merito alla forte presenza dell’Arma sul territorio: “Voglio complimentarmi per l’egregio lavoro effettuato dal Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Modica, coadiuvato dalle stazioni dell’Arma di Pozzallo, Marina di Modica e Noto, che hanno consegnato alla giustizia un soggetto che aveva allarmato i commercianti del luogo”.
“Con questa operazione – prosegue il primo cittadino di Pozzallo – le forze dell’ordine hanno risposto affermando la loro presenza sul territorio, pur restando l’evento comunque un caso isolato”.