Firmata a Catania la convenzione tra Comune di Ragusa, Regione siciliana e RFI per la realizzazione della metropolitana di superficie.
Si potrà quindi avviare l’iter di realizzazione della metropolitana di superficie di Ragusa, opera di mobilità infrastrutturale strategica, finanziata con i fondi del bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, approvato con decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 25 maggio 2016.
Certo la politica, quella siciliana in particolare ci ha abituato ad ogni sorta di meraviglia, parlare di tempi per la realizzazione dell’opera, ma anche di completamento della stessa, viste le tragicomiche vicende della Ragusa Catania e della Siracusa Gela, sarà, sicuramente un azzardo.
L’entusiasmo ha intanto coinvolto tutti: da Ragusa è partita una folta delegazione di amministratori e tecnici, Il primo cittadino, data l’importanza dell’incontro che, di fatto,, sancisce formalmente l’avvio della realizzazione dell’opera dopo una fase di sostanziale stallo, era accompagnato dal vicesindaco Giovanna Licitra, dagli assessori comunali Giovanni Giuffrida e Luigi Rabito, dal presidente del consiglio comunale Fabrizio Ilardo, dal dirigente di settore Michele Scarpulla e dal funzionario tecnico ing. Giuseppe Corallo.
A firmare la convenzione, il sindaco Peppe Cassì, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e l’ing. Michele Laganà, delegato di RFI.
Presenziava anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Marco Falcone.
“Abbiamo voluto dare una forte accelerazione a questo progetto – ha dichiarato il presidente della Regione siciliana Musumeci – in perfetta intesa con RFI. E’ una grande opera pubblica, Ragusa vedrà l’apertura di un nuovo e complesso cantiere che metterà a profitto le competenze tecniche e le braccia delle maestranze.
Si realizzerà un sogno che i ragusani inseguono da tempo”.
L’ing. Laganà ha illustrato, brevemente, i contenuti della convenzione, rimarcando che l’infrastruttura era già contemplata in un progetto preliminare dell’ammodernamento della linea ferroviaria Siracusa-Gela del 2005 denominata “Metroferrovia di Ragusa”.
Il finanziamento complessivo di 18 milioni di euro servirà a realizzare 5 località di servizio a cura di RFI, tre di nuova realizzazione (Cisternazzi Polo Ospedaliero, Colajanni e Carmine) e due esistenti (Ragusa Centrale e Ragusa Ibla) per un importo di 12,5 milioni di euro, e due impianti elevatori ed una funivia per la connessione delle fermate con il centro abitato (per l’importo di 5.500.000 euro), quest’ultime opere a cura del Comune di Ragusa. Un tracciato di circa 10 km che si snoda da Contrada Cisternazzi fino a Ragusa Ibla.
“Per noi è un’opera di importanza strategica straordinaria – ha sottolineato il sindaco Cassì nel suo intervento, ringraziando il governo regionale per il sostegno e l’attenzione mostrata – Non è solo utile per i nostri cittadini che potranno muoversi agevolmente da una parte all’altra della città e raggiungere con facilità il nuovo complesso ospedaliero di contrada Cisternazzi, ma riveste anche una importante valenza turistica perché il tratto ferroviario interessato già esistente offre scorci paesaggistici di grande interesse e bellezza”. A definire la tempistica di realizzazione dell’opera è stato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone: 7/9 mesi per la redazione del progetto esecutivo, 5/7 mesi per procedere con le varie approvazioni di legge e predisporre la gara.
“Alla fine dell’anno 2019 possiamo prevedere l’apertura del cantiere – ha detto l’assessore Falcone – e nel settembre del 2022 sarà realizzata l’infrastruttura, la seconda in Sicilia, dopo quella di Messina, ma ancora più moderna ed efficiente”.
Entusiasmo anche in un comunicato dell’on.le Nello Dipasquale che può rivendicare la paternità dell’opera come Partito Democratico, impegnato attraverso il governo nazionale per il finanziamento e la realizzazione dell’opera, senza dire che l’idea della metropolitana di superficie nasce da una idea del governo cittadino di sinistra, ai tempi dell’on.le Giorgio Chessari.
Dice Dipqìasquale: “Sono molto soddisfatto per il raggiungimento del traguardo odierno: con la firma della Convenzione tra Comune di Ragusa, RFI e Regione Siciliana si è compiuto un altro passo avanti verso la realizzazione della metropolitana di superficie che, in un futuro ormai non lontano, attraverserà il capoluogo ibleo collegando il borgo barocco con la periferia della città”.
Il parlamentare regionale del Partito Democratico, segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana aggiunge:
“Era ottobre del 2016 quando da vicepresidente della Commissione Bilancio dell’Ars incontrai i vertici siciliani di RFI per farmi assicurare che l’infrastruttura sarebbe stata inserita nel Piano Regionale del Trasporti – ricorda Dipasquale – e, quasi un mese dopo, l’allora premier Matteo Renzi, dal palco del gremitissimo Teatro Tenda di Ragusa, annunciò che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva approvato e siglato il finanziamento dell’opera.
A gennaio 2017, poi, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della graduatoria delle opere inserite dal Governo del PD nel programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, compresa la metropolitana di superficie di Ragusa per ben 18 milioni di euro.
Appena otto mesi fa, inoltre, per l’opera è arrivata dal Governo Gentiloni la firma della Convenzione nazionale.”.
“Un iter lungo ma importante- aggiunge Dipasquale – che ha sempre visto il Partito Democratico, il sottoscritto in particolare, in prima linea monitorando da vicino ogni passaggio.
Con la firma di oggi alla sede etnea della Regione Siciliana, la realizzazione della metropolitana di superficie a Ragusa si fa sempre più vicina”.
Dimenticati, invero, nell’odierno entusiasmo, la Società privata costituita per sollecitare la realizzazione dell’opera e per sostenerla, ove possibile e realizzabile, con capitali privati, ininfluente, finora, per l’iter fin qui raggiunto, e gli amministratori del Movimento 5 Stelle, con in testa l’ex sindaco Federico Piccitto che, in verità, hanno abbracciato, con convinzione, la causa di questa infrastruttura, peraltro condivisa ideologicamente e strategicamente dai 5 Stelle come espressione di politiche finalizzate ai trasporti e alla mobilità alternativa, impegnandosi attivamente per tutti i passaggi avvenuti nel quinquennio precedente.