Innegabile l’interesse di chi scrive attorno all’attività politica di Stefania Campo, sin dai tempi nei quali rivestiva la carica di assessore al Comune di Ragusa.
Interesse e apprezzamento che non è scemato anche quando non abbiamo condiviso ultime scelte politiche, per quanto comprensibili e giustificabili
Tant’è che avevamo approntato un indice dei comunicai stampa diramati dall’on.le Campo nei primi mesi di attività parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana.
Tutti dai contenuti interessanti, condivisibili al netto di fisiologiche posizioni diverse su qualche argomento, espressione di una ininterrotta attività politica che ha mostrato, soprattutto, analisi profonda delle problematiche anche se il sistema politico attuale non valorizza questo impegno, se proviene dalle opposizioni.
L’on.le Stefania Campo ci ha intrattenuto sul Corfilac, sulla Fornace Penna, sull’autostrada Siracusa Gela, sui contributi ai convitti, sull’impianto rifiuti speciali di Scicli, sull’acqua pubblica, sulla Ragusa -Catania, su agricoltura e sanità, sui consorzi di bonifica, sul porticciolo di Donnalucata, sui provvedimenti favoriti in finanziaria, sul Consorzio Universitario di Ragusa, sull’aeroporto di Comiso, sull’accoglienza migranti.
La Campo si interessa, ancora, di chalet sulla spiaggia di Casuzze, dell’organo del Duomo di Ibla, degli uffici della Motorizzazione di Ragusa, del centro per l’autismo dell’ASP di Ragusa, dei lavoratori dell’Associazione Allevatori, di prevenzione incendi, dell’ex colonia di Pozzallo, della pulizia delle coste, della crisi idrica di Scoglitti, dei trasporti aerei, dei parchi archeologici, del parco degli iblei, dell’ex tribunale di Modica.
Parimenti, ci è stato fornito un elenco degli atti parlamentari, interrogazioni, interpellanze e mozioni dei quali l’on.le Campo è stato il primo firmatario.
Un modo nuovo, senza dubbio, di fare politica e di informare il bacino elettorale sulle iniziative intraprese, non solo per parlare di quelle più eclatanti e di grande risonanza, ma anche di quelle che resteranno solo incartamenti senza valore. Solo l’on.le Dipasquale, per onestà di cronaca, si è avvicinato a questo metodo che, di certo, avvicina la gente alla politica
Leggiamo così di interrogazioni per il ristoro alle aziende agricole danneggiate da piogge alluvionali, per l’assistenza dell’ASP di Ragusa a soggetti con disturbi dello spettro autistico, per le bonifiche delle discariche del comprensorio ibleo, per la modulistica necessaria alla SCIA unica per le attività di allevamento, per la bonifica urgente e il recupero ambientale della foce del Dirillo, per la costituzione dell’Albo del personale assistente nelle aziende di allevamento, per la proroga dell’autorizzazione all’impianto di pretrattamento di Cava dei Modicani, per la gestione del Consorzio Agrario di Ragusa e Siracusa, per le procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari dell’ASP di Ragusa, per il restauro dell’Organo del Duomo di Ibla, per la realizzazione di un’area ludica in Santa Croce Camerina, per il porto di Donnalucata, per l’attuazione della ‘banca della terra’, per la messa in sicurezza della Fornace Penna, a Sampieri.
Presentate interpellanze, sempre come prima firmataria, per l’incremento delle presenze turistiche nell’ambito territoriale dell’aeroporto di Comiso, per l’istituzione del Parco degli Iblei, per l’affidamento della ex colonia di Pozzallo, per la carenza di personale presso la Motorizzazione di Ragusa, per misure urgenti a favore dei Consorzi di Bonifica, per i lavori del tratto autostradale Ragusa-Catania, per il ripristino dei finanziamenti ai convitti regionali.
Cinque le mozioni presentate, per il rimborso dei tributi pagati per il triennio 90/92 dai contribuenti colpiti dal sisma del 90, per la bonifica, la messa in sicurezza e il recupero ambientale delle aree marittime siciliane inquinate. per la realizzazione della tratta autostradale Rosolini – Modica, per la dichiarazione dello stato di crisi di mercato del comparto agricolo regionale, per la revoca della VIA per la realizzazione dell’impianto rifiuti speciali di Scicli.
Una attività che abbraccia a 360° la realtà locale e mostra di un interesse diffuso sulle problematiche emergenti che vengono esaminate e sottoposte negli atti e per le quali trapela assoluta contezza degli argomenti esaminati.
In un incontro con la stampa, organizzato per una sintesi dell’attività di parlamentare in questi primi mesi dall’elezione, Stefania Campo ha voluto evidenziare il lavoro svolto come componente della commissione ambiente.
Per una visione della linea del progetto politico in funzione del mandato ricevuto dagli elettori, un’attività basata, principalmente, sulle questioni attinenti la commissione ambiente e territorio, della quale fa parte.
Per la Campo, Ragusa non è mai stata attenzionata a dovere, vista sempre come un’osai felice in Sicilia, per cui sono rilevanti le criticità in tema di ambiente, di accessibilità territoriale e di attenzione per le aree antropizzate.
Su questi temi Stefania Campo ha incentrato l’attività finalizzata al raggiungimento degli obiettivi politici legati al suo mandato.
Le problematiche di accessibilità al territorio sono legate a quelle per la Ragusa Catania e per il tratto autostradale ragusano della Siracusa Gela, per i quali fondamentale sarà l’interlocuzione, in atto, con il governo nazionale per far uscire le opere dalle secche della burocrazia.
Serrati i contatti con le Ferrovie, nelle loro diverse articolazioni, per sopperire con operazioni efficaci alla scarsa efficienza della linea.
Noti a tutti i rischi che corre l’aeroporto di Comiso, per le problematiche legate alla gestione, lo sblocco dei fondi per la continuità territoriale depone, comunque, a favore di una attenzione del governo siciliano verso queste importanti infrastrutture, essenziali per il territorio.
Sono seguite le azioni rivolte alla tutela ambientale, in particolare delle coste e del paesaggio agricolo. Al centro dell’attività le interlocuzioni con gli enti locali per sbloccare definitivamente l’iter per il Parco degli Iblei, per il quale si aspetta l’ultimo atto dalla provincia di Catania, peraltro interessata solo per il 5 % del suo territorio, una iniziativa di grande respiro, una opportunità di sviluppo economico con ricadute positive per le generazioni future, una operazione di marketing territoriale, forse, non ben compresa dalla politica, fino ad ora.
Non meno emergenti le questioni riguardanti i rifiuti, prima fra tutti la mancata comprensione del territorio ibleo nel piano stralcio per la bonifica delle discariche.
Ancora una volta, la provincia di Ragusa lasciata ai margini delle operazioni importanti, grande interesse per la questione della piattaforma dei rifiuti speciali di Scicli, per la quale si è riusciti a stoppare un iter assai controverso.
Due le questioni fondamentali sulle quali l’on.le Campo si è soffermata per una attività che è stata propedeutica allo sblocco di due importanti iniziative.
La prima quella riguardante i parchi archeologici, la cui istituzione è, ormai, indifferibile per un rilancio economico ambientale che parta dalla cultura e che, sul nostro territorio, riguarda i parchi di Kamarina e di Cava d’Ispica. Un efficace sistema indiretto di tutela del paesaggio che deve porre la Siciiia protagonista in quanto a sfruttamento delle naturali potenzialità di sviluppo.
Non meno impegnativa l’attività finalizzata alla tutela della fascia costiera, con preciso riferimento alla grave condizione del tratto da Scoglitti ad Acate, fino al biviere di Gela, una vasta area che comprende la foce del Dirillo, un territorio invaso dalle serre e con un altissimo indice di inquinamento ambientale per l’abbandono sulla costa di plastica, di polistirolo e di residui di fitofarmaci, tutti prodotti di scarto dell’agricoltura protetta che, anche per l’erosione delle coste, si è insediata fino alla spiaggia, con l’impossibilità di accedere al mare dall’interno, in vaste porzioni del territorio.
Nessuna attività di controllo ha permesso il dilagare di un inquinamento ambientale che fa di questa zona quella a più alto indice di criticità in tutta l’isola.
La Campo intende lavorare in questo ambito per tutelare l’enorme area interessata che deve diventare area SIC o zona comunque protetta. Occorrerà, eventualmente, considerare una possibile rottamazione delle serre, in uno spazio fino a 150 metri dalla battigia, con adeguati rimborsi agli agricoltori per liberare la fascia costiera della zona dalle serre e dalla plastica abbandonata ormai inglobata nelle dune che sono diventate ‘dune di plastica’.
In chiusura della sua ampia relazione sull’attività svolta nei primi sette mesi di attività parlamentare l’on.le Campo ha accennato alla problematiche della prevenzione incendi e ha anticipato i contenuti di tre disegni di legge che interesseranno le aree antropizzate, con particolare riferimento ai centri storici, che saranno al centro dell’attività post feriale.