In archivio una delle edizioni della festa di San Giovanni Battista, a Monterosso Almo, più bella e più suggestiva di sempre.
Tantissimi i fedeli e i devoti che hanno voluto testimoniare, con la propria presenza, l’affetto e la vicinanza nei confronti del patrono e protettore del centro montano. Spettacolari, poi, i fuochi artificiali tenutisi poco prima di mezzanotte e preceduti da un affascinante intrattenimento piromusicale.
Prima della seconda uscita della giornata e della conseguente processione per le vie del paese, c’era stata la celebrazione eucaristica presieduta da don Mario Cascone. Per l’occasione, leggendo il passo domenicale del Vangelo, don Cascone si era soffermato sul modo diverso di interpretare il rapporto con Dio dei farisei rispetto a quello, invece, tenuto da Gesù. “Mentre per i farisei – ha spiegato don Cascone – è importante l’osservanza di regole e precetti, per il Cristo ciò che conta è l’intenzione del cuore, la vera intenzione di essere nel cuore di Dio, l’intenzione con cui si fanno o non si fanno determinate cose. E cioè di essere puri perché si possiede un cuore puro”.
Lo stesso don Cascone, alla presenza del parroco, ha tenuto poi la riflessione serale prima che si consumasse il rito dell’entrata.
È stato altresì estratto il biglietto vincente della lotteria dedicata a San Giovanni Battista: Serie D, numero 864. Soddisfazione da parte del parroco, don Giuseppe Antoci, e dei componenti del comitato dei festeggiamenti per la piena riuscita delle iniziative inserite nel calendario delle celebrazioni.
Ma la festa, nel centro montano non ha soluzioni di continuità, prendono il via i festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata, patrona del centro montano ibleo sin dal 1644.
Una festa che ha origini antiche e che prenderà il via, domani, con il novenario che si svolge nel santuario in cui si venerà il simulacro della Vergine Madre. Nel pomeriggio, alle 18,45, il suono festoso delle campane di tutte le chiese e lo sparo di bombe darà il via ufficiale ai festeggiamenti. Alle 19, poi, ci sarà la recita del Santo Rosario guidata dal gruppo Amici del Santuario. La santa messa sarà celebrata, a seguire, dall’arciprete, don Giuseppe Antoci.
Venerdì 7 settembre, invece, giornata dedicata a Maria consolatrice degli afflitti, è in programma alle 19 la recita del Rosario guidata dal Rinnovamento dello spirito. Alle 19,30 la santa messa sarà officiata da don Giuseppe Iacono. Durante la celebrazione saranno ricordati i defunti venuti a mancare nel corso dell’anno. Alle 22, poi, prenderà il via la veglia mariana.
Sabato 8 settembre, invece, è la festa della Natività della beata Vergine Maria. Alle 16,30 ci sarà l’iniziativa denominata “Camminando verso Maria”, pellegrinaggio alla santa patrona organizzato dal gruppo Monterosso trekking. Quindi, alle 19, la recita del Rosario guidato dall’Azione cattolica. Alle 19,30 la santa messa che sarà celebrata da don Salvatore Giaquinta.
In serata, in piazza Sant’Antonio, la settima edizione della Sagra dello scaccione.
Alle 20 l’inaugurazione della mostra fotografica di Giovanni Distefano dal titolo “Il cammino della speranza” nei locali dell’auditorium comunale di via Roma. La mostra potrà essere visitata sino al 16 settembre.
Alle 20,30, poi, sempre in piazza Sant’Antonio, è in programma uno spettacolo musicale.
Domenica 9 settembre è prevista la giornata di preghiera per le famiglie. Alle 19 il Santo Rosario sarà guidato dal gruppo famiglie mentre la messa che si terrà a seguire sarà officiata da don Marco Diara. Al termine della celebrazione le famiglie monterossane saranno affidate alla Vergine Addolorata.
Ma perché è particolarmente sentito, a Monterosso Almo, il culto nei confronti dell’Addolorata? Si racconta che l’11 gennaio 1693, in seguito al terremoto che colpì il Val di Noto, gran parte della città fu distrutta e anche numerose chiese.
La statua dell’Addolorata, invece, rimase miracolosamente intatta e fu portata nella nuova chiesa di Sant’Antonio, ricostruita sulle macerie della chiesa di S. Pietro.
Tale edificio di culto è stato eretto a santuario dell’Addolorata. Il simulacro, risalente al XV secolo, è portato in processione per le vie del paese quattro volte l’anno nelle seguenti ricorrenze: il martedì di Pasqua, la domenica in Albis (prima domenica dopo Pasqua), la terza domenica dopo Pasqua (domenica degli Angeli) e la terza domenica di settembre (festa dell’Addolorata).