Riceviamo e pubblichiamo:
Pubblicare o non pubblicare!? No, non lo considero un dilemma perché la mia formazione nel settore archeologico, storico ed artistico ha insegnato che le testimonianze del passato vanno sempre segnalate perché sono patrimonio di tutti, anche quando potrebbero richiamare realtà buie della storia.
Questa mattina, complice la bella giornata di sole, il mio sguardo è stato attirato da una strana macchia di colore bruno rossastro visibile sull’intonaco ormai logoro di una parete presso uno dei luoghi più conosciuti e pittoreschi della Città di Modica, giusto difronte al Duomo di San Pietro, fino a non molto tempo fa nascosto alla vista dai residui di una pianta di edera.
La visione ravvicinata mi consente di affermare con un margine di ragionevole certezza che su quell’intonaco è riconoscibile la traccia residua dell’affresco di un fascio littorio dell’altezza di almeno quattro metri, di cui è chiaramente visibile la parte superiore in cui si contano dieci verghe enfatizzate da giochi chiaroscurali, unitamente alla fascia di cuoio che le tiene legate tra loro e al caratteristico “puntale” che fuoriesce da sopra, in questo caso di sezione esagonale (o forse ottagonale).
Realizzazioni di questo tipo furono molto diffuse durante il Ventennio fascista, questa colpisce per la fattura che sembra piuttosto ricercata e soprattutto perché testimonia come la storia, ancorché scomoda come in questo caso, spesso sia sotto i nostri occhi, dimenticata, magari nascosta solo dalle fronde di una pianta di edera, il che induce a riflettere non poco sull’assoluta necessità di investire sulla ricerca rivolta al nostro passato.
Nascoste alla vista e altrettanto dimenticate, potrebbero riposare le testimonianze di altri periodi storici utilissime per spiegare meglio il nostro presente e consentirci di trarne anche idee utili per lo sviluppo turistico del territorio. In questo caso specifico, il dilemma semmai è: preservare o non preservare!?
Il seguente testo è stato inviato alla nostra redazione corredato di firma.