Giorgio Occhipinti ha 74 anni ed è la vittima di un pasticcio giudiziario che forse non ha precedenti in Italia. Di professione agricoltore, risiede attualmente in c/da Guarneri, vicino Sampieri, territorio di Scicli. La sua casa e i suoi beni, compresi capannoni e terreni agricoli, sono stati venduti all’asta: stimati per circa 4 milioni euro, sono stati acquistati per 490 mila euro. Ma non è questa l’anomalia. Giorgio Occhipinti, infatti, ha subito la vendita della casa anche contro la volontà dei suoi stessi creditori che hanno dichiarato di voler aderire ad un piano di rientro omologato dallo stesso Tribunale di Ragusa che ha proceduto alla vendita. L’anomalia sta proprio qui: da una parte, infatti, il signor Occhipinti sta paganto le rate del rientro ai creditori (sarebbero circa 12 euro euro in tutto), pur avendo perduto ogni suo bene. La domanda è questa: com’è possibile che sia stato approvato il piano e si autorizza comunque lo sfratto?
L’ Ufficiale Giudiziario si è presentato stamattina, anche se è stata concessa una proroga di 15 giorni, grazie anche alla presenza dei Forconi che da sempre si battono contro il sistema delle aste giudiziarie. C’è da sottolineare che è stato revocato il provvedimento di archiviazione del Tribunale di Ragusa da parte della Procura Generale Distrettuale presso la Corte d’Appello di Catania che revocando ha avocato a sé il procedimento.