La millenaria passione per il cavallo coinvolge ancora oggi un italiano su 4 e il 30% delle famiglie italiane, con uno ‘zoccolo duro’ di 3,2 milioni di praticanti (8%) della popolazione attiva (18-65 anni, a esclusione quindi dei minorenni) che è montato in sella negli ultimi 12 mesi. Un esercito pacifico di cavalieri composto in maggioranza dai generation X, laureato, del Nord Italia, con reddito medio-alto e soprattutto con una predilezione quasi plebiscitaria per passeggiate e turismo equestre, praticati nel 90% dei casi.
È quanto emerso dell’indagine Fieracavalli-Nomisma Cavallo che passione, svelata da Veronafiere nella giornata di apertura della 120ª Fieracavalli in presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio e del presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
L’equiturista, che spende in media 150 euro al giorno (21 euro l’ora per le passeggiate), preferisce come scenario i boschi (22%) alle colline e ai prati in pianura (20%) mentre il mare è il tour ideale per il 14% del campione. Un turismo complementare ad altre forme della vacanza dove nei desiderata non possono mancare le soste enogastronomiche (41% in risposta multipla) e i momenti di relax in centri benessere (29%). E proprio l’abbinamento con l’enogastronomia è un must nei servizi aggiuntivi utilizzati, con il 46% che nel corso della sua ultima escursione ha provato prodotti tipici territoriali o degustato vini (34%).
E anche questa potrebbe rivelarsi un filone da sfruttare per la Sicilia, presente con Regione siciliana a Fieracavalli fino a domenica 28 ottobre.
All’interno dell’area, allestita dall’assessorato al Turismo, ci sarà un tipico carretto siciliano proveniente dal Museo regionale di Palazzo d’Aumale a Terrasini e troverà spazio anche l’Opera dei Pupi siciliani con la centenaria compagnia di marionette dei fratelli Napoli di Catania. La promozione dei prodotti gastronomici dell’Isola è affidata a Slow Food che organizzerà degustazioni del “cibo di strada”.
Obiettivo della partecipazione della Regione a Verona è la valorizzazione del mondo dell’ippica che in Sicilia attualmente conta circa un migliaio di animali allevati e alcune centinaia di aziende attive nel settore. Per rappresentare il patrimonio animale, l’assessorato all’Agricoltura porterà in Veneto alcuni esemplari delle quattro razze autoctone di èquidi dell’Isola: il Cavallo purosangue orientale, il Cavallo Sanfratellano e gli asini ragusano e di Pantelleria.