La commemorazione dei fedeli defunti, che da calendario liturgico cade domani, 2 novembre, è stata anticipata, in queste ore, dalle consuete visite al cimitero da parte di chi va a trovare un proprio caro per portare un fiore o per recitare una preghiera in maniera semplice. Ieri sera, poi, l’ufficio diocesano per la Pastorale della salute ha promosso “La notte dei santi”, un momento di confronto all’insegna della preghiera con i fedeli che, presenti nella cappella dell’ospedale Civile di Ragusa, hanno condiviso un momento di raccoglimento e di concentrazione per esaltare le figure che hanno reso grande la Cristianità. “Un modo senz’altro inusuale rispetto al recente passato – sottolinea il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – per mettere in rilievo le nostre tradizioni e il significato del nostro credo. Ho potuto notare con piacere che sono state parecchie le iniziative simili nelle parrocchie della nostra diocesi. E non solo naturalmente. Ho letto, da qualche parte, che qualcuno avrebbe voluto attribuire a questa mia presa di posizione una sorta di scomunica nei confronti di Halloween. Niente di più sbagliato. Non ho affatto detto questo ma, piuttosto, ho tenuto a sottolineare che non ha senso festeggiare una tradizione che non fa parte della nostra cultura locale ma si tramuta in un modo per scimmiottare quello che fanno gli americani. Ho, quindi, solo spiegato che si tratta di un campo che non ci appartiene e che purtroppo si lega alle logiche del mercato, snaturando quelle che sono le nostre tradizioni, a loro modo affascinanti e frutto della cultura maturata di generazione in generazione”. E don Occhipinti aggiunge: “Un ragazzo, ieri in cappella, mi ha portato cinque pezzi di frutta martorana, chiedendo spiegazioni sulle motivazioni dell’accostamento alla festa dei morti. Ho spiegato il significato che non ha nulla a che vedere con gli occhi messi dentro intrugli alle zucche e affini. Ieri sera, poi, abbiamo invocato in particolare San Giovanni Bosco, il santo protettore dei giovani, colui che ha usato e messo in pratica la prevenzione sulle giovani generazioni. E, di fatto, abbiamo dato il via a un progetto che ci vedrà nei prossimi mesi impegnati sulla prevenzione dei giovani dal pericolo dei social”. Dopo “La notte dei santi”, con l’adorazione di Gesù, unica luce del mondo” e la veglia di preghiera per i malati e i sofferenti, questa mattina alle 10, sempre in cappella, è in programma la santa messa mentre il 2 novembre, in occasione della commemorazione dei fedeli defunti, la santa messa è in programma alle 17. Sempre domani, poi, don Occhipinti parteciperà al corteo che si muoverà dalla Cattedrale intorno alle 10,30 sino a raggiungere il cimitero di Ragusa centro dove il vescovo, mons. Carmelo Cuttitta, celebrerà alle 11 la santa messa. La Pastorale della salute ha però programmato un altro momento significativo. Sabato, 3 novembre, si terrà il pellegrinaggio al cimitero per le famiglie che hanno subito gravi lutti. Ecco il programma. Alle 15 raduno davanti all’entrata del cimitero centrale e recita del Rosario lungo i viali. “Recitare il Rosario per i defunti – afferma don Occhipinti – è una pratica che risale a S. Bernadette a Lourdes: quando le apparve la Madonna aveva una corona a sei poste (in sintonia con l’usanza ai tempi di Bernadette). Le ultime dieci Ave Maria erano dedicate ai defunti”. Sempre sabato, poi, alle 17, in cappella, all’ospedale Civile, si terrà la santa messa per le giovani vite spezzate.