Due atterraggi mancati a Palermo e a Catania per maltempo e per mancanza di parcheggi sulla pista, il terzo a Comiso va a buon fine ma due autobotti guaste costringono 81 passeggeri a vivere un’odissea di 16 ore. E’ questa l’assurda storia riportata ieri dall’autorevole Repubblica, edizione di Palermo.
Il volo in questione è l’Alitalia partito da Fiumicino il 4 gennaio alle 20.45 e diretto a Palermo. A causa del maltempo è stato dirottato su Comiso. Secondo quanto riportato da Repubblica, i passeggeri potrebbero presentare una denuncia contro l’aeroporto di Comiso. Il presidente Soaco, Silvio Meli, ha dichiarato che chiederanno conto e ragione alla società Nautilus che si occupa dei rifornimenti per cercare di capire perchè vi fossero i due guasti alle autobotti. Inoltre, il presidente si scusa con i passeggeri Alitalia per quanto accaduto.
Dopo il mancato atterraggio a Palermo per maltempo e a Catania per mancanza di posti, l’atterraggio a Comiso avviene alle 23, il comandante esce dalla cabina di pilotaggio e spiega che chiederà un rifornimento per ritornare a Palermo dove, nel frattempo, il tempo è migliorato.
Ma qualcosa va storto. La prima autobotte ha avuto un cortocircuito. Una seconda autobotte non ha potuto lasciare il parcheggio perchè col freddo le batterie si sarebbero scaricate. Il pilota decide di dare una mano, ma niente. L’aereo non può essere rifornito. I passeggeri dopo un’altra ora dentro all’aereo perdono la pazienza. Ma non c’è nulla da fare, tutti devono scendere e rimanere a Comiso. Qui, i passeggeri hanno raccontato di non aver ricevuto assistenza, neanche per poter raggiungere gli alberghi. Silvio Meli, però, precisa a questo riguardo che i passeggeri sono stati assistiti e sono stati trasportati in hotel e i costi relativi ricadranno tutti sulla società. Alla fine, i passeggeri sono arrivati a Palermo intorno alle 14 di ieri, in due pullman.