Fra due settimane riprende il campionato di seconda categoria, che vede il Chiaramonte Calcio arrancare nelle ultime posizioni della classifica, con un magro bottino di 14 punti (insieme allo Sporting Ragusa). Peggio ha fatto solo il Pro Ragusa con 13 punti.
Nelle ultime quattro partite rimaste, il Chiaramonte ne giocherà tre in casa. Vantaggio che mette un po’ di tranquillità agli undici di mister Gulino, convinti di giocarsela fino alla fine.
Il 16 marzo si torna in campo contro l’ostica Modicanese, squadra che spera di rientrare tra quelle che attraverso i play off si contenderanno la possibilità di salire di categoria.
Non solo l’aspetto strettamente competitivo la farà da protagonista. Il 16, infatti, sarà anche un giorno di festa. Chi ha vissuto la dimensione del calcio all’estrema periferia di quello sfarzoso visto in tv, sa che le motivazioni e gli stimoli sono diversi a certi livelli e tutto viene fatto per pura passione e spirito di aggregazione, dando magari un’ alternativa ai più giovani, in piccole realtà che non offrono molto, sperando che i valori positivi di cui il calcio è foriero vengano tramandati e inculcati e mai macchiati (come purtroppo spesso accade nello sport e nel calcio, non solo quello ricco ma paradossalmente anche in quello povero, vedi le magre figure del Ragusa, tanto per rimanere sulla stretta attualità).
Quindi in barba all’ansia o al malumore per una stagione (calcisticamente) infelice, con la manifestazione “Una Domenica di Sport”, promossa dallo sponsor ufficiale del Chiaramonte Calcio e dalla stessa Scuola Calcio della società, lo scontro con la Modicanese diventa occasione di partecipazione popolare, in una giornata che vedrà protagonisti tutti i bambini della scuola (primi calci, pulcini ed esordienti) e non, alla presenza dei genitori e di chiunque voglia far parte di un momento nel quale a trionfare sarà l’essenza vera del calcio e dello sport in generale.