Due appuntamenti a Pozzallo venerdi 14 dicembre per la presentazione del libro Non sapevo che il mare fosse salato di don Nandino Capovilla e Betta Tusset edito dalle Edizioni Paoline.
I due autori racconteranno le storie di profughi, rifugiati, migranti che attraverso il Mediterraneo hanno raggiunto fortunosamente il nostro Paese per sfuggire a guerre e povertà.
Don Nandino Capovilla è un parroco di Venezia che ha aperto le porte della sua canonica per Amadou, dal Gambia; per Festus, dalla Nigeria; per Moussa, dal Mali, per Ousain, dal Senegal e per e Mady, dal Burkina Faso, ma soprattutto ha aperto il suo cuore insieme a cinque donne dando la possibiltà a questi giovani migranti di vivere una vita più dignitosa. Tra le cinque donne c’è Betta Tusset.
Nel libro giovani migranti raccontano le loro storie in prima persona, alternate ai pensieri e alle riflessioni di don Nandino e delle cinque donne che, madri di ragazzi cresciuti nel benessere della nostra società, si trovano a fare confronti sulla diversità dei destini e l’uguaglianza delle aspirazioni a una vita «normale» che dividono e al tempo stesso uniscono i loro figli a questi «figli del mare».
Volti, storie, tradizioni, differenze relative sono racchiuse in « una sola umanità ». Su questo concetto si rifletterà insieme agli studenti alle ore 10,30 presso l’Istituto d’Istruziuone Superiore Giorgio la Pira e alle 17.00 durante un incontro aperto alla cittadinanza presso l’Istituto Comprensivo Giuseppe Rogasi.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione per la gioventù Giorgio La Pira di Pozzallo, dal Club per l’Unesco di Pozzallo in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore Giorgio La Pira di Pozzallo e dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Rogasi .