Tanta solidarietà, ma anche una valanga di insulti a sfondo razzista. Il terremoto del 26 dicembre ha risvegliato sui social sentimenti anti-meridionali: una bufera di insulti, spacciati per post umoristici, ma che in realtà nascondo qualcosa di molto grave: l’ignoranza.
In alcuni gruppi del noto social network, sono stati numerosi i messaggi in cui ci si augurava che l’Etna potesse in qualche modo ‘travolgere’ l’intera comunità catanese e i siciliani in genere: “per il cenone di capodanno abbiamo siciliani arrostiti”, si legge in uno. “Terremoto ed eruzione vulcanica in Sicilia chiamasi selezione naturale”.
E ancora, “Per le prossime scosse speriamo che cadano tutti i ripetitore delle compagnie telefoniche. Devono morire chiedendo aiuto, sti ‘fetosi'”.
Più volte segnalato alla community di Facebook, questo tipo di comportamento on-line continua da anni, con la nascita di pagine anti-siciliane, anti-napoletane e, in generale, piene di stereotipi.
Forse non cambierebbe niente, ma probabilmente una maggiore attenzione alla questione terremoto da parte dei ministri competenti, avrebbe potuto sensibilizzare la popolazione un po’ di più. In ogni caso, sull’ignoranza della gente, non si discute.