Silvio Berlusconi, a fine novembre, nomina Gianfranco Miccichè commissario per la Sicilia. Miccicchè, all’indomani della nomina, azzera tutte le cariche politiche del partito regionale.
Un atto che naturalmente ha scontentato, e non poco, chi in questi anni stava provando a conquistare un posto al sole, come ad esempio Giovanni Occhipinti, che era diventato uno dei vicepresidenti regionali di Forza Italia.
Le conseguenze non si sono fatte attendere. Nessun comunicato, nessuna conferenza stampa di rottura, fatto sta, che da qualche giorno, Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro e Giorgio Mirabella, esponenti, a Ragusa, in Consiglio del gruppo di Forza Italia, non firmano più i loro comunicati con la sigla di partito e qualcuno vorrebbe che stiano già lavorando ad una lista civica. In fondo, come hanno detto spesso, sono tanti i consiglieri comunali, sparsi in provincia, fedeli ad Occhipinti. Gli altri su chi possono contare? E quando parlano di altri, ovviamente, non possono che riferirsi al senatore Giovanni Mauro e all’onorevole Giorgio Assenza.
Tumino, Lo Destro e Mirabella, storici esponenti di Forza Italia, non rilasciano alcuna dichiarazione, anche se possiamo immaginare che non hanno digerito la nomina di questo commissario, visto il trattamento riservato ad Occhipinti.
Ed ora?
Tutto cambia o forse nulla cambierà. La politica è anche fatta di giochi, strategie, promesse e, perché no, minacce.
Certo, questa crisi potrebbe rientrare, magari con la promessa di una qualche carica, ma se ciò non dovesse verificarsi?
Tre sono gli scenari che possiamo immaginare.
Occhipinti si candida a sindaco di Ragusa, con o contro Forza Italia. In questo caso, i tre consiglieri comunali lo appoggerebbero senza batter ciglio. Questa eventualità, però, sembra alquanto remota e non solo perché Tumino punta, da tempo, alla poltrona da sindaco, ma perché Occhipinti (nella foto) pare voglia diventare onorevole. Come? Se riusciranno a ricucire lo strappo con i vertici del partito di Berlusconi, Tumino sarebbe candidato a Palazzo dell’Aquila e Occhipinti all’Ars o a Roma. Ma se tutto ciò non dovesse avverarsi e Tumino rimarrebbe il candidato ideale di questo gruppo, ormai in rotta con Forza Italia, Giovanni Occhipinti si troverebbe dinanzi ad un bivio: uscire dalla politica attiva o trovare un partito disposto a candidarlo per le regionali. Voci, ma sono solo voci, parlano di alcuni incontri avvenuti con Fratelli d’Italia. Sarà vero?