L’hanno trovata nel congelatore, immersa tra cibi in parte scaduti e cianfrusaglie varie. Maria Musitano, 94 anni, sarebbe morta per cause naturali, ma il figlio Igino, che viveva con lei, ha surgelato il suo corpo per poter continuare a riscuotere la pensione. L’uomo, 51 anni, un passato da muratore, è stato denunciato per occultamento di cadavere e truffa. È stato l’odore sgradevole proveniente dall’abitazione dell’anziana donna a insospettire i vicini di casa che hanno avvertito i carabinieri e i medici dell’Asp. La casa, una modesta dimora, che si trova nel centro storico di Delianuova, comune preaspromontano di 4000 anime in provincia di Reggio Calabria, è stata ispezionata ed è subito saltato fuori l’origine di quel lezzo che da giorni preoccupava i vicini.
Dentro un congelatore perfettamente funzionante, addossato alla parete umida, in un vano buio, è stato rinvenuto il corpo della signora Musitano vestito e con addosso qualche monile, di poco valore. Igino D’angelo è il secondo figlio di Maria Musitano. Il più piccolo vive a Taurianova, a pochi chilometri di distanza da Delianuova, mentre un terzo fratello risiede in provincia di Rovigo. Solo con quest’ultimo Igino aveva contatti telefonici. E quando il fratello più grande chiedeva di poter parlare con la madre, lui gli rispondeva che stava male e non poteva alzarsi dal letto né aveva la forza e la lucidità per rispondere al telefono. Con l’altro fratello, invece, non c’erano rapporti. Con i vicini di casa, che continuamente chiedevano della donna che non vedevano da almeno un anno, Igino D’Angelo cercava di deviare il discorso e accampava sempre scuse per allontanarsi in fretta ed evitare di dare spiegazioni. È stato così che il muratore ha nascosto a tutti la verità sulla sorte della madre ed ha continuato a riscuotere la pensione sociale e quella di accompagnatore, circa mille euro al mese, almeno per un anno. Il dubbio su che fine avesse fatto l’anziana donna, in realtà, è venuto anche ai medici dell’Asp di Delianuova.
Erano mesi, infatti, che nessuno andava più a prelevare le medicine che Maria Musitano avrebbe dovuto assumere per le sue gravi patologie. Bisognerà adesso attendere che il cadavere si scongeli e che venga fatta l’autopsia per stabilire con esattezza la data della morte e soprattutto le cause. Igino D’angelo è stato interrogato a lungo dal capitano Maurizio De Angelis della compagnia di Palmi e dal sostituto procuratore Sandro Dolce che segue il caso sotto la direzione del procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo. L’uomo ha detto che la madre è deceduta per cause naturali ed ha comunque confessato di averne occultato il corpo per continuare a ritirare la pensione, ma non ha saputo fornire la data certa della morte. La prima ispezione sul cadavere fatta dai medici legali dell’Università di Catanzaro avrebbe confermato questa ipotesi e questo ha evitato a D’Angelo di finire agli arresti.