‘Nessun uomo A? un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo A? un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa’
MartedA? 6 febbraio 2018, alle 11.00, nella sede della Direzione Generale, piazza Igea, alla presenza del Commissario, dr. Salvatore Lucio Ficarra, il maestro Franco Cilia ha donato una sua bellissima e toccante opera ‘L’Immacolata’, che sarà destinata alla Cappella del nuovo ospedale di Ragusa.
Hanno partecipato alla cerimonia il direttore sanitario aziendale, dr. Giuseppe Drago, il direttore amministrativo, dr. Salvatore Lombardo, il direttore del P.O. dr. Pasquale Granata.
Padre Giorgio Occhipinti, cappellano dell’ospedale Civile, che ha dedicato l’immagine del dipinto alla giornata del malato, ha benedetto l’opera.
Il maestro Cilia non A? alla sua prima donazione, infatti, ha già donato un quadro alla cappella dell’ospedale civile che raffigura ‘Gesé’ in croce.
Il prof. Andrea Guastella ha scritto una bellissima didascalia de ‘l’Immacolata’ di Franco Cilia, ” nessuno, neanche il più misero degli uomini che approda in questo luogo di guarigione ma soprattutto di dolore, è una monade chiusa in sé stessa. Come i pianeti che si abbracciano sullo sfondo del dipinto, non siamo fatti per disperderci nel vuoto. Viviamo per risplendere di luce e di splendore. La Madre ci guarda. Cos’altro possiamo desiderare? Franco, l’autore, conosce bene quello sguardo. Lo ha sentito posarsi sul suo capo dopo la morte del figlio Gianluca. PerciA? ha pensato, riconoscente, di donarcelo impresso sulla tela. Era suo, ma anche nostro: nessuno A? solo. E della nostra gratitudine, come la Madre delle lodi degli angeli ai piedi della pala, di certo si rallegra.’