Non si riesce a comprendere come possa accadere che dite incaricate di svolgere servizi per il Comune, sulla base di bandi di gara e capitolati definiti, possano operare in dispregio alle norme.
Il Partito Democratico si fa interprete di questa grave problematica, attraverso il segretario cittadino Peppe Calabrese, attualmente candidato sindaco, dopo che già il capogruppo D’Asta aveva rilevato come la ditta incamerasse somme per il pagamento, non dovuto, degli stalli di sosta sul Ponte Nuovo, non compresi dal nuovo capitolato.
Discrasie notevoli nell’appalto che portano Calabrese ad accostare il servizio a quello della refezione scolastica, già oggetto di pesanti controversie con la ditta incaricata.
“Rischia di diventare un altro caso refezione scolastica. E ancora una volta perché rispetto ai contenuti del bando nessuno ha vigilato e si è preoccupato di denunciare quello che non va”.
“Dopo che per anni abbiamo avuto a che fare con ditte molto serie – sottolinea Calabrese – l’esordio di questa nuova, che ha cominciato ad operare da poco più di un mese, non si può certo definire dei migliori.
Intanto il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Mario D’Asta, ha denunciato, nei giorni scorsi, il fatto che il servizio degli stalli a pagamento era proseguito anche sul ponte Pennavaria, prolungamento di via Roma, quando, invece, tutto ciò non era previsto dal nuovo capitolato.
Significa che chi ha parcheggiato in quella zona per oltre un mese ha pagato un obolo non dovuto. E solo nelle ultime ore il parcometro è stato staccato. A testimonianza della fondatezza della denuncia.
Poi, un abuso sembrerebbe essere stato commesso nei confronti dei lavoratori. Ai quali è stata attribuita la qualifica di ausiliari di autorimesse e non quella che solitamente avevano avuto negli ultimi anni. Una circostanza che ha fatto perdere a ciascuno di loro dai duecento ai trecento euro al mese.
In più ci risulta che gli operatori non abbiano ancora ricevuto le divise e che il personale è costretto a utilizzare il proprio telefonino personale per ragioni di servizio.
In più, le organizzazioni sindacali, che hanno chiesto conto e ragione su tutto ciò, hanno richiesto un incontro all’ufficio provinciale del lavoro a cui il titolare della ditta non si è presentato.
Chiedo dunque al sindaco di intervenire e di fare in modo che il capitolato sia osservato nei dettagli. Non può venire una ditta da fuori a dettare legge nella nostra città non rispettando le regole e mettendo in difficoltà i lavoratori oltre a prendere in giro i cittadini.
Chiediamo che sia rispettato quanto previsto dal contratto e che, soprattutto, il Comune si faccia parte diligente nell’agevolare il confronto tra le parti.
Se ciò non dovesse accadere, si verifichi se esistono le condizioni per mettere in mora la stessa impresa sulla falsa riga di quanto accaduto nelle scorse settimane con la refezione scolastica quando, voglio ricordarlo, proprio il Pd denunciò in prima battuta le anomalie che si registravano.
Non vorremmo che qui stesse accadendo la stessa cosa. Ecco perché chiediamo un intervento forte e deciso”