PiA? che altro inadempienze contrattuali quelle rilevate per la revoca dell’affidamento del servizio di refezione scolastica.
Come si evince da un passaggio delle osservazioni avanzate a difesa, dalla ditta, ‘tutti i controlli effettuati dagli organi preposti, ASP, NAS, Servizio Comunale, hanno dimostrato il rispetto delle norme igienico sanitarie e degli aspetti del capitolato d’appalto’.
La Determinazione con oggetto la revoca dell’affidamento del servizio di refezione scolastica, la n 27 del 6 febbraio 2018, del settore VIII, competente per la Pubblica Istruzione, è stata istruita considerata le criticitA? nel servizio contestate con l’emanazione di n. 6 penalitè contestate in data 22 e 23 gennaio, aventi per oggetto inosservanze reiterate del capitolato di gara che portavano all’emissione di un preavviso di revoca.
Nelle osservazioni a quest’ultimo, la ditta dichiarava che gli inconvenienti eccepiti riguardavano i primissimi giorni del servizio e non hanno comportato pregiudizio nei confronti dei fruitori del servizio.
Inoltre, le analisi effettuate nei pasti non hanno dimostrato alterazioni degli stessi, la ditta è stata altresé oggetto di numerosissime ispezioni relative ai pasti speciali e alle condizioni igienico sanitarie dei locali ove si preparano i pasti, relative alla qualitA? dei pasti e delle materie prime, con particolare riferimento alla fornitura di prodotti biologici.
Tutti i controlli, secondo la ditta, si legge ancora nella determinazione, effettuati dagli organi preposti, ASP, NAS, Servizio Comunale, hanno dimostrato il rispetto delle norme igienico sanitarie e degli aspetti del capitolato d’appalto.
PenalitA? tutte riferibili ai primi tre giorni, che renderebbero spropositata ed eccessiva la misura di revoca.
Le controdeduzioni elaborate sono state ritenute, dal RUP, non soddisfacenti per i seguenti motivi:
-le penalitA? applicate riguardano i giorni dall’8 al 12 gennaio in un continuum di violazioni avvenute anche nei giorni successivi di refezione scolastica.
-le argomentazioni si ritengono contraddittorie quando si sostiene che non ci sarebbero violazioni del capitolato, mentre in una seconda parte si ammettono le violazioni e si attribuiscono ad errori momentanei e superati.
Anche l’ASP ha controllato in data 10 gennaio e contestato in relazione l’infrazione del mancato rispetto del piano di autocontrollo aziendale.
Violazioni che sarebbero continuate oltre il periodo evidenziato nelle contestazioni, come da ulteriore sanzione del 5 febbraio.
In data 17 gennaio, con nota 6865, si richiedeva la trasmissione della documentazione fiscale inerente la fornitura dei prodotti biologici previsti dal capitolato e dall’offerta tecnica, documenti che, ancora oggi, non risultano esibiti.
In data 22 gennaio si evincono ancora ritardi nella consegna dei pasti e mancato gradimento dei pasti stessi, secondo specifico comma dell’articolo 32 del capitolato di gara.
Con nota 14064 del 2 febbraio si eccepiva la mancata somministrazione del secondo di carne, in molti plessi, con una percentuale altissima di mancato gradimento, per una preparazione del pasto non idonea, quantomeno, alla presentazione del cibo rilevata anche una cattiva sigillatura della stessa carne.
Reiterati gli inadempimenti al capitolato, in particolare sono state trasmesse tabelle delle diete speciali senza la sottoscrizione dei genitori, con una non corretta gestione delle diete stesse che provocavano l’esposto dei genitori interessati alle competenti autorità.
Per queste e altre inadempienze che dimostrano palesi reiterazioni di comportamenti non conformi al capitolato, gravi per i pericoli che potrebbero derivare alla speciale utenza, formata da minori, si ritiene che possano ricorrere le motivazioni e gli elementi per la revoca dell’affidamento.
Si sottolinea, altresé, nella determinazione, la gravità relativa alle carenze riscontrate nella elaborazione e nella consegna delle diete speciali e la inadeguata igiene del centro cottura e delle attrezzature, come dimostrato in una nota del 23 gennaio, la n. 9217.
A tutto si aggiungono i notevoli disagi provocati all’utenza, che hanno causato una diminuzione sostanziale della prenotazione dei pasti, considerato anche il mancato gradimento dei pasti somministrati.
Un esito della vicenda che attiene a motivi di ordine procedurale, in relazione al capitolato d’appalto, che valorizza l’operato dell’amministrazione per i puntuali controlli effettuati, in un arco di tempo ababstanza vasto.
Parallelamente viene ridimensionata la protesta dei genitori che, salvo gli aspetti riguardanti le diete speciali, peraltro ammessi dallo stesso responsabile dell’azienda in una intervista televisiva, non ha trovato riscontro, pur ottenendo gli effetti sperati ma diversi dalle segnalazioni avanzate.
In definitiva, non ci sarebbero stati pericoli reali per la salute dei piccoli utenti, fatto peraltro acclarato dai pasti che sono stati consumati, fino ad ora, da più della metA? degli utenti.
Una revoca dettata quindi non da motivi di ordine igienico sanitario, quanto piuttosto da una gestione estremamente superficiale di un appalto cosé delicato.