I controlli amministrativi della Polizia di Stato, eseguiti a Vittoria negli ultimi weekend, hanno consentito di sanzionare diversi locali della movida, ubicati nella centralissima via Cavour.
In un noto locale dove le forti emissioni sonore erano avvertibili a distanza, personale del Commissariato di P.S. di Vittoria ha segnalato all’Autorità Giudiziaria il titolare, responsabile di aver procurato disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone.
Un altro controllo, eseguito dalla Squadra di Polizia Amministrativa del Commissariato in un altro locale ubicato nella medesima via Cavour, ha consentito di acclarare che era in corso una vera e propria serata danzante in assenza di apposita licenza di pubblica sicurezza e senza il previsto parere della commissione comunale di vigilanza per i pubblici spettacoli con cui viene certificata l’esistenza delle condizioni di sicurezza della struttura, ai fini dell’incolumità degli avventori. Pertanto, la Squadra di Polizia Amministrativa procedeva a contestare la relativa sanzione amministrativa, deferendo il gestore del locale all’Autorità Giudiziaria, oltre che per disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, anche per aver organizzato una serata danzante senza il verbale della commissione tecnica comunale di vigilanza per i pubblici spettacoli.
Il personale del Commissariato di Vittoria ha eseguito un ulteriore controllo amministrativo presso un altro noto locale della movida cittadina dove la musica, sebbene diffusa in filodiffusione, era percepibile dall’esterno. Anche al gestore di questo locale veniva contestata una sanzione amministrativa per mancanza della prevista relazione fonometrica sulla incidenza acustica necessaria per il corretto utilizzo degli impianti di amplificazione e diffusione sonora.
Continua l’attività di prevenzione e controllo della Polizia di Stato nelle zone in cui sono ubicati i locali della movida iblea, frequentati dai giovani soprattutto nei weekend, a tutela della sicurezza e della tranquillità dei cittadini ivi residenti per garantire una comune, civile convivenza.
