Il progetto di riqualificazione fluviale proposto dalle associazioni iblee FIPSAS e Legambiente è stato selezionato dal Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale nell’ambito del 4° Bando del programma europeo “Open Rivers” .
Il nuovo anno inizia con un segno di speranza per i corsi d’acqua iblei: viene infatti premiato l’impegno di chi in provincia di Ragusa si batte per attività di riqualificazione ambientale.
Nella fattispecie stavolta l’occasione sarà la partecipazione del Circolo Legambiente di Ragusa e della FIPSAS Ragusa al nuovo progetto del CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale), finanziato dal programma europeo Open Rivers (https://openrivers.eu).
Scopo del bando: finanziare progetti per la rimozione di sbarramenti al fine di ripristinare la connettività fluviale, oltre a promuovere attività di studio, progettazione e comunicazione finalizzate ad interventi di rimozione. Infatti, gli sbarramenti sono uno dei principali impatti ambientali lungo i corsi d’acqua.
“La proposta iblea, che è stata ritenuta meritevole di selezione- ha dichiarato il Presidente del Circolo “Il Carrubo” di Legambiente Ragusa, Claudio Conti – ha focalizzato l’attenzione sugli sbarramenti (briglie, guadi, dighe, tombinature) presenti sul fiume Irminio e sui suoi affluenti, considerando tra l’altro che alcuni di essi non sono più funzionali e che briglie e sbarramenti impediscono l’arrivo sulle coste dei sedimenti e contribuiscono all’erosione“.
Il progetto del CIRF prevede attività di comunicazione, formazione e collaborazione con associazioni ed enti locali, per promuovere la pianificazione e la progettazione di interventi volti a ripristinare la connettività, con almeno un’attività pilota prevista in ogni distretto idrografico italiano.
“Il territorio ibleo è stato l’unico selezionato nell’ambito del Distretto idrografico della Sicilia “ha affermato con soddisfazione il presidente di FIPSAS-Ragusa Giovanni Altamore” e questo è un ulteriore riconoscimento dell’impegno pluriennale dei pescatori ragusani per la fauna ittica e l’ambiente”.
La partecipazione al bando CIRF è una delle conseguenze positive del progetto pluriennale di salvaguardia della fauna ittica iblea, sfociato tra l’altro nel seminario internazionale svoltosi la scorsa primavera a Ragusa, organizzato dal Libero Consorzio comunale di Ragusa con il coordinamento scientifico dei Biologi Antonino Duchi e Monica Giampiccolo.
Le associazioni riceveranno dal CIRF un’attività di formazione sul tema della connettività fluviale: tramite attività da remoto e di campo si selezionerà un sottobacino in cui realizzare una mappatura degli ostacoli longitudinali e trasversali. Saranno inoltre valutati i loro effetti sulla connettività e individuati gli ostacoli potenzialmente oggetto di interventi di rimozione o mitigazione.
L’obiettivo principale di Open Rivers è quello di rendere le associazioni locali, una volta ricevuta la formazione, autonome nel replicare tali valutazioni in altri bacini fluviali.
Tra la fine di gennaio e il mese di febbraio sono quindi previsti alcuni incontri da remoto, propedeutici alla pianificazione degli interventi da realizzare.