Mercoledì 14 febbraio, al tribunale di Ragusa, processo nei confronti dei membri dell’equipaggio della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata”.
La prima udienza preliminare sarà l’occasione per CGIl e Sinistra Italiana di manifestare la vicinanza e la solidarietà agli accusati, di mattina, alle ore 9, in piazza San Giovanni, prima dell’inizio dell’udienza, da dove gli imputati saranno ‘scortati’ fino al Palazzo di Giustizia.
Nel pomeriggio, alle ore 17.30, nella sede della Camera del Lavoro ci sarà un incontro, con la partecipazione del Segretario Generale regionale CGIL, Alfio Mannino, con l’equipaggio, le associazioni e i movimenti.
All’incontro saranno presenti Luca Casarini assieme agli altri imputati e i legali di Mediterranea con la partecipazione di CGIL, ANPI, Libera, Chiesa Valdese, Arcigay, Sinistra Italiana.
L’incontro, aperto a tutte e a tutti, serve a ribadire che il salvataggio di vite in mare non può essere reato e che servono politiche diverse a tutela innanzitutto delle vite umane che continuano a morire nel mar Mediterraneo e del principio di libertà di movimento sempre di più soggetto a restrizione dalle politiche nazionali ed europee.
“Sarà l’occasione per ribadire, dichiara Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, la netta contrarietà ai CPR centri di permanenza per i rimpatri, strutture di detenzione dove spesso sono violati i diritti umani fondamentali e le garanzie costituzionali previste dal nostro ordinamento e dalle norme di diritto internazionale e protezione umanitaria.
Il tema delle migrazioni nel mar Mediterraneo è ormai strutturale e non può continuare ad essere considerato attraverso l’approccio emergenziale e repressivo che vede coinvolti attivamente, attraverso accordi bilaterali, Paesi dove non esistono garanzie democratiche ai quali vengono affidati, con l’elargizione di ingenti risorse economiche statali e comunitarie, compiti di respingimento e trattenimento.
La CGIL di Ragusa sostiene, insieme alla rete di associazioni e movimenti, la necessità di un cambio di rotta nelle politiche sull’immigrazione partendo dal pieno rispetto delle norme dell’ordinamento nazionale ed internazionale che prevedono la tutela dei diritti umani delle persone migranti.”
Per Sinistra Italiana, “l’equipaggio della Mare Jonio non ha fatto altro che prendere a bordo 27 migranti bloccati da ben 38 giorni a bordo del mercantile Maersk Étienne che li aveva salvati, e sbarcarli al sicuro a Pozzallo.
L’accusa infamante deriva dall’aver ricevuto una donazione, in regola, dalla compagnia Maersk per continuare le attività di salvataggio in mare.
Noi pensiamo che salvare vite umane non sia un reato, e neppure sostenere economicamente chi le salva, anzi chi fa questo dovrebbe essere premiato perché rende tutta la nostra società più umana.
Restiamo umani, sosteniamo Mediterranea Saving Humans e partecipiamo anche all’assemblea che si terrà presso la Camera del Lavoro Territoriale in vico Cairoli, a Ragusa.”