Una partita spettacolo, la finale di Coppa Italia femminile di basket, che ha confermato i valori di Schio e Venezia che hanno combattuto fino all’ultimo in una sfida di alto livello che ha fatto vedere un basket veloce, vivo, una alternanza di difesa e attacco senza soluzione di continuità.
Raramente è capitato di assistere ad una partita nella quale non gioca la tua squadra del cuore, ma sei coinvolto emotivamente solo per il bel gioco, senza preferenza per una delle due contendenti.
La gara si è decisa nei cinque minuti finali, quando Schio ha scavato il solco definitivo, arrivando sul + 15, vantaggio che in verità c’era stato all’inizio della terza frazione ma che era stato recuperato da Venezia con relativa facilità. Quando Fassina, nei minuti finali ha fallito la tripla che poteva tentare di riaprire la partita, si è avuta la certezza di dove sarebbe andata a finire la Coppa Italia.
È stata Arella Guirantes, la protagonista della sfida, in semifinale, con Ragusa, a mettere dentro il primo canestro per Schio, subito dopo è salita in cattedra Robyn Parks con 10 punti consecutivi a segnare il primo allungo, sul 14-9, ma Villa, Shepard contenevano le avversarie, Kuier portava la sua squadra in parità e Berkany con una tripla permetteva a Venezia di chiudere in vantaggio sul 20-17.
Seconda frazione in equilibrio con uno scambio iniziale di parziali di 5-0, prima dell’intervallo lungo, con un parziale di 14-2, Schio metteva una prima ipoteca sulla Coppa, chiudendo sul 46-38.
E, al ritorno dagli spogliatoi, piazzava un altro parziale di 7-0 per un primo + 15 di massimo vantaggio che poteva chiudere l’incontro.
Ma Venezia, come aveva fatto prima, rispondeva con un identico parziale che, se non permetteva di annullare lo svantaggio, le consentiva di restare in partita. Era Kuier a salire in cattedra, con tre canestri dall’arco, assieme a Makurat e Berkani, che permettevano di chiudere alla penultima sirena sul + 8, 68-59.
Ma c’era la sensazione netta che la partita non era chiusa, sensazione che si spegneva, come detto nei cinque minuti finali, quando Schio segnava l’affondo definitivo animata dalle conclusioni di Costanza Verona e di Arella Guirantes.
Umana Reyer Venezia – Famila Wuber Schio 68 – 81
Parziali: 20-17 (20-17), 38-46 (18-29), 59-68 (21-22), 68-81 (9-13)
MVP Frecciarossa Final Four: Robin Parks – 25 punti (8/15 dal campo, 4/9 da tre, 5/6 ai liberi), 4 rimbalzi,
UMANA REYER VENEZIA: Logoh NE, Berkani 10 (2/4, 2/4), Gorini 2 (0/1 da 3), Villa M.* 8 (2/5 da 2), Nicolodi NE, Pan, Meldere NE, Makurat* 3 (1/2 da 3), Cubaj 13 (3/4 da 2), Fassina* 4 (2/7, 0/5), Shepard* 12 (5/12, 0/1), Kuier* 16 (1/1, 4/6)
Allenatore: Mazzon
Tiri da 2: 15/34 – Tiri da 3: 7/20 – Tiri Liberi: 17/20 – Rimbalzi: 29 6+23 (Kuier 9) – Assist: 9 (Fassina 2) – Palle Recuperate: 3 (Villa 2) – Palle Perse: 13 (Villa 3)
FAMILA WUBER SCHIO: Juhasz* 4 (2/9, 0/2), Bestagno 12 (0/1, ¾), Sottana 4 (2/3, 0/1), Sivka, Verona C.* 11 (3/7, ¼), Guirantes* 16 (6/8, ½), Mutterle NE, Crippa, Parks* 25 (4/6, 4/9), Keys* 9 (3/6, 1/3), Penna NE
Allenatore: Dikaioulakos
Tiri da 2: 20/41 – Tiri da 3: 10/25 – Tiri Liberi: 11/14 – Rimbalzi: 38 12+26 (Juhasz 9) – Assist: 13 (Verona 6) – Palle Recuperate: 8 (Juhasz 2) – Palle Perse: 11 (Squadra 3)
Arbitri: Miniati, Almerigogna, Cassina