“Il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana chiede al governo Schifani di ritirare il provvedimento di intitolazione del museo di Ragusa all’archeologo Biagio Pace per i suoi trascorsi fascisti. La richiesta è contenuta in una lettera indirizzata al presidente della Regione e all’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato. La missiva porta in testa firma del deputato ragusano Nello Dipasquale, che per primo, sabato scorso, ha sollevato il caso.
“La decisione è stata presa dalla giunta, su proposta di Scarpinato, senza alcun preventivo e doveroso confronto con il territorio”, si legge nella lettera dei deputati del Pd che, pur ricordando “i meriti accademici e di studioso” di Pace, evidenziano che “è stato un fascista della prima ora”.
I parlamentari dem, dopo avere ricordato le esperienze politiche e i “chiari trascorsi fascisti” di Pace, a partire dall’adesione nel 1921 al Partito nazionale fascista, si schierano contro l’intitolazione del museo di Ragusa all’archeologo: “Una decisione calata dall’alto – dicono – che desta profonda e generale contrarietà”.
Secondo il gruppo Pd, infatti, quella di Pace è una figura “alquanto divisiva” e che “non rispecchia di certo il substrato politico e culturale di Ragusa, città libera, democratica e antifascista”.
“Non capisco – ha dichiarato poi Dipasquale nel suo intervento in Aula oggi – come gli assessori in giunta, quelli che si dichiarano moderati, cioè gli esponenti del MPA, della DC e pure di Forza Italia come il presidente Schifani, abbiano potuto permettere e condividere questa idea.
Delle due una: o anche loro sono ormai succubi dei rigurgiti fascisti e antidemocratici oppure si tratta di mera ignoranza. In entrambi i casi c’è più di un problema in questa vicenda”