In conferenza dei capigruppo, nella giornata di ieri, ha preso campo l’accordo per l’approvazione del Piano Regolatore, che vedrebbe la maggioranza di Cassì pronta a recepire gli emendamenti proposti dagli uomini di Dipasquale, ed in particolare da Peppe Calabrese, consigliere del Partito Democratico.
Le richieste di Calabrese, a nome del PD, non sono note. Parrebbe comunque che gli emendamenti da proporre siano perfettamente in linea con le idee della maggioranza, in particolare per la tutela delle aree di interesse turistico alberghiero di Marina di Ragusa.
C’è stata una polemica in tal senso perché il consigliere Iurato di Ragusa Prossima ha presentato un emendamento per rimuovere dal Piano un’area di interesse turistico alberghiero, ed il consigliere Calabrese l’avrebbe redarguito pesantemente chiedendogli di non presentare atti a nome proprio ma a nome di tutti, ottenendo tuttavia un netto rifiuto dallo stesso.
In effetti IURATO si era detto profondamento contrario a questo piano ed in campagna elettorale aveva detto chiaramente che non l’avrebbe votato, ma evidentemente ha cambiato idea ed avrà capito l’alto valore di questo piano, l’assenza di situazione discriminanti tra i soggetti portatori di interesse, la chiara intenzione degli amministratori di non privilegiare nessuno.
A proposito di privilegi, ieri, il consigliere Bitetti ha detto che lui è favorevole all’approvazione del piano, e che presenterà degli emendamenti suoi, e che non vuole firmare gli emendamenti del PD, ma che, comunque, resterà in aula per consentire l’approvazione dello strumento urbanistico.
Chi resta in aula, anche se vota NO, è comunque favorevole all’approvazione, perché è sufficiente che un solo componente della minoranza non partecipi per vanificare l’approvazione del piano e rinviare tutto alla nuova legge regionale, la numero 19 del 2020 che risulta essere più stringente e più garantista.
Sicuramente, questa amministrazione avrebbe molto favorevolmente aderito a questa norma, ma non vuole vanificare il lavoro svolto e da qui l’interesse a fare qualunque cosa, anche il patto con il diavolo, pur di andare avanti.