E’ entrata ieri nel vivo l’istruttoria dibattimentale davanti alla Corte di Assise di Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau), nel processo ai danni di Mariano Barresi, imputato dell’omicidio pluriaggravato della cognata Rosalba Dell’Albani, avvenuto il 4 marzo dell’anno scorso a Giarratana. L’imputato ha partecipato in videoconferenza dalle carceri catanesi di Bicocca. Paolo Fracasso (marito della vittima) in aula ha ricostruito (non senza commozione, tanto che in più momenti è stato necessario sospendere l’esame) gli istanti del rinvenimento del corpo della moglie, descrivendo il terribile dolore provato e le devastanti conseguenze nella sua vita e di tutta la sua famiglia.
Non è stato invece ritenuto necessario che si sottoponessero ad esame anche i figli di Rosalba Dell’Albani (anche loro parti civili): i verbali delle dichiarazioni che avevano reso in fase di indagine sono stati acquisiti con l’accordo delle parti. Sono state quindi sentite Maria Concetta e Costantina Dell’Albani, entrambe sorelle della vittima (la seconda anche moglie dell’imputato): entrambe hanno sostanzialmente confermato le dichiarazioni rese nel corso delle indagini, ma la seconda (in ciò riscontrando il contenuto di alcune intercettazioni già presenti in atti) ha aggiunto dettagli sul carattere dell’imputato, definito aggressivo, geloso e possessivo.
L’imputato ha voluto rendere spontanee dichiarazioni dopo l’esame di Paolo Fracasso e di Maria Concetta Dell’Albani, senza invece aggiungere nulla dopo le parole della moglie Costantina. Il processo riprenderà venerdì quando verrà sentito Giorgio Spadaro, medico legale incaricato dalla Procura per l’esecuzione dell’autopsia sulla vittima.
L’ 11 giugno è invece prevista l’audizione di tutti i residui testimoni dell’accusa; in quella data dovrebbe svolgersi anche l’esame dell’imputato. Altra udienza il 5 luglio.