Scoperta dalla Guardia di Finanza una maxifrode fiscale con ‘regia’ a Catania. Eseguite due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 16 persone a Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Palermo, Milano, Brescia, Roma e Pesaro. Sequestrati beni, quote societarie e disponibilità finanziarie per 29 milioni di euro.
Indagate 33 persone, per 16 delle quali sono state disposte misure cautelari. Sequestrate anche quote societarie. Tutti sono indagati, a vario titolo, per avere realizzato un raffinato sistema di frode fiscale su scala nazionale, con regia unica su Catania, abusando dei vantaggi normativi in tema di “distacco di personale” previsti per i contratti di “rete tra imprese”. I reati a vario titolo contestati sono di associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione dei redditi, dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute previdenziali e di Iva, autoriciclaggio e riciclaggio di denaro di origine illecita.
In carcere sono finiti C.D.S., 52 anni, originario di Canicattì, M.C., 35 anni di Nicosia, G.V. 67 anni di Lentini, G.I., 49 anni di Roma, e F.S., romano di 55 anni. Ai domiciliari è, invece, finita M. A., catanese di 38 anni, F.A., catanese di 63 anni, A.A.S., originario di Milano di 60 anni, le sorelle R.S..e M.S., rispettivamente di 36 e 45 anni, di Modica, V. S., 43 anni di Pachino ma adottivo di Modica.
Obbligo di presentazione alla Pg invece per M.F., catanese di 43 anni, I.F., catanese di 36 anni, R.S., catanese di 37 anni, e A.V., di Canicattì di 47 anni.