Chiesta la condanna a 17 anni e 4 mesi ai danni di Davide Corallo (nella foto il primo da sinistra) nel processo di secondo grado per l’omicidio di Peppe Lucifora (il primo da destra), 57 anni, al termine della requisitoria del sostituto procuratore generale Giovannella Maria Scaminaci. Vista l’ora tarda la discussione della Parte civile, rappresentata dall’avvocato Ignazio Galfo, è stata aggiornata al 23 settembre. In quella data parlerà uno degli avvocati del collegio difensivo.
La seconda arringa difensiva si terrà il 4 novembre. La sentenza è prevista per il 20 gennaio dell’anno prossimo. Il cuoco modicano è stato trovato privo di vita il 10 novembre del 2019 chiuso a chiave all’interno di una stanza della sua abitazione di largo XI febbraio al quartiere Dente di Modica. I testimoni di fondamentale importanza davanti all’Assise d’Appello di Catania sono stati il perito nominato dalla Corte, ovvero il maggiore Cesare Rapone dei Ris di Roma, quelli della Procura generale, ovvero gli ufficiali e sottufficiali dei Ris di Messina, e quello della difesa, il generale dei Ris in pensione Luciano Garofano. Sentito anche il perito del processo di primo grado, ovvero il professore Gregorio Seidita dell’Univesità di Palermo.
“L’istruttoria – afferma uno dei difensori dall’imputato, l’avvocato Piter Tomasello – è stata molto articolata e caratterizzata da approfondimenti di carattere scientifico che secondo me hanno fatto emergere ulteriori conferme sull’estraneità del signor Corallo alla vicenda”. Il consulente tecnico d’ufficio Seidita nominato della Corte d’Assise di Siracusa, è stato decisivo per l’assoluzione dell’imputato in primo grado visto che ha dichiarato che la traccia esaminata conteneva tracce del sangue della vittima e del dna dell’imputato, precisando che però poteva trattarsi di dna consolidato, e, quindi, non c’era certezza al 100% che l’ultima persona ad entrare in contatto con la vittima sia stato l’uomo sotto processo, ovvero Davide Corallo, assolto il primo marzo del 2022 in Corte d’Assise “per non avere commesso il fatto” dall’accusa di omicidio del cuoco.
Il collegio difensivo è formato dal citato avvocato Tomasello e dall’avvocato Michele Vaira del Foro di Foggia, quest’ultimo subentrato il 17 maggio dell’anno scorso al collega Orazio Lo Giudice. La Corte presieduta dal giudice Elisabetta Messina il 7 novembre del 2022 ha ammesso quasi tutte le richieste della Procura generale e della parte civile nominando un consulente tecnico, il maggiore dei Ris di Roma Cesare Rapone.