Il giudice unico del Tribunale, Francesco Paolo Pitarresi, ha fissato per il 19 ottobre l’udienza per sentire il perito trascrittore nel processo per il terzo imputato dell’incendio avvenuto a Ragusa Ibla che ha interessato un’auto Opel Meriva (nella foto) alimentata al Gpl, il 17 luglio dell’anno scorso. Si tratta di un ragusano di 28 anni, ieri rimesso in libertà su istanza dell’avvocato difensore Enrico Platania. All’uomo è stato imposto soltanto il divieto di residenza a Ragusa.
Per lo stesso episodio, con il rito abbreviato, due gelesi di 23 e 28 anni hanno rimediato la pena pari a due anni ed otto mesi di reclusione ciascuno, oltre a una provvisionale di 5.000 euro per ciascuna delle due parti civili assistite dall’avvocato Giovanni Mangione, con risarcimento da quantificarsi in sede civile. Il rogo ha causato danni anche all’abitazione limitrofa. Tre mesi dopo l’episodio i carabinieri di Ragusa sono riusciti a fare luce sui fatti ed hanno posto ai domiciliari i tre imputati grazie anche ad alcune intercettazioni telefoniche tra i due gelesi ed il ragusano. Tutto è nato – secondo quanto emerso dalle indagini dei militari dell’Arma della Compagnia di Ragusa – da numerosi dissidi tra il ragusano ed il proprietario dell’auto Opel presa di mira.